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MotoGP, Crutchlow: "Marquez? Mi taglierei un dito se esistesse uno più veloce”

"Ció non toglie che la Honda abbia problemi e che li avverta anche lui. Quando migliorerà ne beneficerà anche lui. Marc non lascerà la Honda a fine 2020”

MotoGP: Crutchlow:

Per Cal Crutchlow non è certo un momento semplice. In questa stagione l’alfiere LCR è infatti chiamato a fare i conti con le difficoltà derivanti dalla Honda, a tal punto da metterlo con le spalle al muro. L’ultimo round, andato in scena in Romagna, lo ha infatti visto finire a terra.

“Purtroppo Misano è stata una gara da dimenticare – ha esordito Cal – come accaduto in altre occasioni, quando apri il gas non ho quella fiducia necessaria in curva. Domenica scorsa mi è successa la stessa cosa a metà curva e sono finito poi a terra. Detto sinceramente non ho la minima idea per spiegare l’accaduto, perché non ho fatto nulla di sbagliato in staccata o accelerazione, so solo che mi sono ritrovato a terra”.

Il disappunto sul suo volto è grande.

“Purtroppo questo è un problema che mi porto dietro da diverso tempo. Avevo sensazioni migliori con la moto dello scorso anno rispetto a quella attuale. A volte certe problematiche non emergono, dato che su alcuni tracciati i lunghi rettilinei mascherano il problema. Poi però, quando arrivi su piste con quindici curve, ecco apparire tutti i limiti e tutto ciò dispiace molto. Se  a causa di questo problema riuscissi a essere sempre tra i primi cinque non sarebbe più di tanto grave, il fatto è che solitamente non arrivo nemmeno tra i primi dieci”.

Ci si chiede quindi cosa possa pensare la HRC vista la superiorità imbarazzante di Marc nel confronto con gli altri pilota Honda.  

“Io credo che la Honda voglia avere più piloti nelle posizioni di vertice. Al momento non è così, però la mentalità della Casa di seguire Marc è corretta, perché lui è quello più veloce. Se però in HRC vogliono che anche gli altri siano veloci, qualcosa è necessario fare. Non penso che i piloti siano sbagliati, Lorenzo è un cinque volte campione del mondo, io sono stato competitivo in più occasioni, riuscendo a vincere qualche gara, senza scordarsi di Marquez. Ripeto, seguire Marc è la cosa giusta, però al momento gli altri piloti sono in difficoltà”.

Con questa moto Marc sembra essere un felino, a tal punto da guidarla come nessun altro.

“Lui è un pilota e conosce sia i punti deboli e forti della moto e qualora tutte le Honda fossero competitive anche lui potrebbe essere ulteriormente più veloce, dal momento che riusciremmo a risolvere quelle che sono le difficoltà. Allo stesso tempo il suo vantaggio sugli inseguitori potrebbe ridursi. Detto ciò, io credo che anche Marc abbia delle difficoltà nella guida con la moto, ma grazie al suo talento riesce ad andare oltre tutti i problemi. Non credo che nel paddock ci sia un altro pilota che riuscirebbe a guidarla come lui, qualora dovessi sbagliarmi, sarei disposto a tagliarmi un dito”.

C’è chi poi gli chiede cosa possa fare in futuro il 93.

Non credo sia intenzionato a cambiare visto quello che è il suo attuale livello sulla Honda, dato che sta dimostrando grande competitività”.

In passato Cal ha faticato anche con la Ducati, ma quell’avventura non è certo paragonabile a quella attuale.   

“Rispetto alla Ducati questa è una situazione completamente diversa, perché la moto è performante, ma il problema è che non riusciamo a curvare”.

L’ultima battuta è invece per le gomme.

“Ho provato l’anteriore e nulla di più, ma non ho trovato grandi miglioramenti. Le sensazioni sono più o meno sempre le stesse”.  

Audio raccolto da Paolo Scalera.

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