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MotoGP, Quartararo e la Yamaha seminano il panico a Misano, 7° Rossi

Il francese rifila oltre tre decimi a Vinales nella FP3, 3° P. Espargarò seguito da Marquez con Valentino a un secondo, 10° Dovizioso, in Q1 Petrucci

MotoGP: Quartararo e la Yamaha seminano il panico a Misano, 7° Rossi

Fuoco alle polveri nella FP3 di Misano, ovvero l’ultima occasione per garantirsi un posto diretto nella Q2 senza dover oltrepassare lo scoglio della Q1. Non è mancato davvero nulla nel turno inaugurale del sabato mattina tra conferme, sorprese e delusioni. Andiamo per ordine, partendo dalla certezza Yamaha rappresentata dalla coppia Quartararo-Vinales.

Come già visto ieri il francese e lo spagnolo  recitano la parte di protagonisti con il transalpino imprendibile, grazie al crono di 1’32”081. Una vera e propria dimostrazione di superiorità quelle dell’alfiere SIC Petronas, capace di rifilare ben tre decimi e mezzo a Maverick, primo degli inseguitori. Insomma, Misano esalta il carattere della Yamaha e forse sembra essere questa l’occasione giusta per sognare in grande. C’è però il rovescio della medaglia per quanto riguarda la Casa dei Tre Diapason, con Franco Morbidelli (+0.975) e Valentino Rossi (+1.022) chiamati a incassare ben un secondo sul giro secco.

Un turno tutto alla rincorsa per il Dottore, che non è riuscito a fare meglio del settimo crono alle spalle della Honda di Nakagami. Il tratto nevralgico per il 46 è senza dubbio il terzo settore, dove il nove volte iridato lascia per strada decimi pesanti. Sarà quindi necessario fare qualcosa in vista delle qualifiche pomeridiane. Un appuntamento a cui non vorrà certo mancare Marc Marquez. Vuoi o non vuoi lo spagnolo è sempre lì davanti con i migliori, anche se stamani si è dovuto accontentare del quarto tempo con ben sei decimi di ritardo dal rookie Quartararo, terminando quarto nella classifica generale.

Note dolenti arrivano invece dalla Ducati, in grande difficoltà sulla pista di casa con la coppia Dovizioso-Petrucci. Per soli 33 millesimi il forlivese è riuscito a garantirsi l’accesso diretto alla Q2, mentre il ternano è rimasto escluso per la prima volta in stagione, a tal punto da finire 18°. Non era certo il weekend che si aspettavano i due alfieri, chiamati a fare i conti con lo scarso grip che limita la fiducia della GP19.

Meglio allora consolarsi con il nono tempo di un super Michele Pirro, capace di mettersi negli scarichi della Suzuki di Alex Rins. Il tracciato della Riviera non nasconde segreti al pugliese, che fino a questo momento si è confermato con i più veloci. A proposito di sorprese, da registrare il terzo tempo siglato dalla KTM di Pol Espargaro, che rappresenta un segnale senza dubbio incoraggiante a conferma dei passi avanti compiuti dalla RC16 dello spagnolo.

Mattina in ombra per quanto riguarda le Ducati di Miller e Bagnaia, entrambe fuori dalla top ten, così come le Aprilia di A. Espargarò e Andrea Iannone. Alla lista si aggiunge anche Lorenzo. Incredibile quanto accaduto al maiorchino, che ha visto la propria Honda chiudere l’anteriore a sorpresa in pieno rettilineo.    

 

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