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MotoGP, Vinales: "La Yamaha 2020? Non è al livello di Honda e Ducati"

"Io e Rossi abbiamo più o meno le stesse idee sul prototipo della M1. Oggi ho lavorato per migliorare con il caldo, ma mi aspettavo di più"

MotoGP: Vinales: "La Yamaha 2020? Non è al livello di Honda e Ducati"

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Sono stati sicuramente dei test importantissimi quelli svolti sul tracciato di Misano da parte dei piloti della MotoGP. Vuoi per il fermento che ruota intorno allo sviluppo delle moto per la prossima stagione, vuoi per la vicinanza temporale alla gara che si svolgerà proprio sul tracciato romagnolo tra due settimane. Tante novità da provare, quindi, ma anche uno sguardo al presente e per Maverick Vinales il presente, per ora, è la cosa più importante. 

Dopo la giornata di ieri, al termine della quale Vinales aveva espresso un certo malcontento per le novità in vista del 2020, oggi il lavoro fatto con le nuove componenti è stato davvero poco. 

"La nuova moto non ci mette al livello di Honda e Ducati e Rossi ha più o meno le mie stesse idee su questo" ha detto

"Oggi non ho provato molto le novità per il prossimo anno, mi sono concentrato di più sul lavoro da fare in vista della gara che ci sarà tra due settimane - ha continuato Maverick - So che qui c'è sempre caldo e si scivola molto, quindi mi sono focalizzato su questo". 

Quali sono le tue sensazioni sul lavoro svolto?

"Abbiamo fatto dei miglioramenti in condizioni di alte temperature - ha continuato il pilota Yamaha - ma mi sarei aspettato di più. Ho girato molto con la gomma dura perché con la morbida vado già piuttosto bene, ho fatto anche una simulazione gara ed i tempi non sono stati male. Sono fiducioso". 

Oltre alle difficoltà con il caldo, qual'è il vero problema tuo e della M1?

"La partenza è il mio punto debole quest’anno e oggi ho provato a lavorare anche su quello, quindi sono fiducioso di poter partire bene d’ora in poi. A Silverstone ho perso tanto in partenza ed è stato il motivo per il quale non sono riuscito ad andare oltre al terzo posto". 

Audio raccolto da Gianmaria Rosati

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