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MotoGP, Rins alla Dovizioso: beffa Marquez all'ultima curva a Silverstone

Sul podio anche Vinales, 4° Rossi a oltre 10 secondi, Quartararo cade e tira giù anche Dovizioso, 7° Petrucci, 10^ l'Aprilia di Iannone

MotoGP: Rins alla Dovizioso: beffa Marquez all'ultima curva a Silverstone

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Che peccato vedere Dovizioso finire a terra dopo nemmeno un giro. (QUI la sequenza dell'incidente) Che peccato vedere le Yamaha sciogliersi come neve al sole dopo una manciata di tornate nonostante i favori della vigilia. Già, che peccato! Peccato perché sembravano esserci tutti gli ingredienti necessari per una grande abbuffata, invece si è corso il rischio che a tornare a casa con la pancia piena da Silverstone fosse il solito Marc Marquez.

Alla fine il piatto forte di giornata se lo porta però a casa un certo Alex Rins, soffiandolo da sotto il naso al connazionale. Da Assen lo spagnolo era sparito dai radar, invece eccolo nuovamente riapparire nel giorno in cui meno te lo immagini. Lo ha cucinato a fuoco lento il rivale della Honda, prendendo tutte le contromisure del caso e seguendo le stesse indicazioni adottate da Dovizioso due settimane fa in Austria. Alla fine il risultato è stato un successo.

Già, perché come accaduto al Red Bull Ring, Magic Marc è stato fregato all’ultima curva dal portacolori Suzuki, che centra il secondo successo stagionale in MotoGP dopo quello di Austin. Di sicuro non la si può considerare una sconfitta per Marc. Poteva rimanere a fare da spettatore il 93, visto l’ampio vantaggio iridato, invece si è battuto fino alla fine tenendo gli appassionati incollati alla tv. Con l’uscita di scena di Dovizioso (moto andata a fuoco), il quale è stato trasportato a Coventry per ulteriori accertamenti, la strada verso l’ottavo titolo iridato è sempre più in discesa.

A completare il podio di Silverstone c’è poi la Yamaha di Maverick Vinales. Le M1 erano date per favorite sul tracciato britannico, invece hanno perso misteriosamente la rotta. Ne sa qualcosa soprattutto Valentino Rossi, soltanto quarto al traguardo con oltre dieci secondi di svantaggio. Di sicuro non erano queste le ambizioni del Dottore, che è finito a fare da spettatore, precedendo al traguardo la Yamaha di Franco Morbidelli. Un quarto posto che conserva il sapore di un’occasione sprecata dopo la prima fila conseguita in qualifica.

Se al Dottore non resta che leccarsi le ferite, non va certo meglio alla Ducati, con Danilo Petrucci costretto ad accontentarsi del settimo posto alle spalle di Crutchlow con venti secondi di distacco dalla vetta. Per il pilota di Terni serve voltare urgentemente pagina, dal momento che dal Sachsenring ad oggi non è stato in grado di rimanere con i migliori. Un discorso che per certi versi va a braccetto con Miller, il quale dopo la caduta di due settimane fa non ha saputo fare meglio di un ottavo posto partendo dalla prima fila. 

Nella top ten da registrare il decimo posto dell’Aprilia di Andrea Iannone, seguito da un Pecco Bagnaia in chiaroscuro. Quattordicesimo invece Jorge Lorenzo, che ho combattuto con il dolore per la caduta di Assen, portando a casa l’impresa di giungere al traguardo. A terra anche Zarco, che ha centrato lo sfortunato Oliveira. In casa KTM non resta che consolarsi col nono posto di Pol Espargarò. 

 

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