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SBK, Laguna Seca: Rea mette Bautista e la V4 alle corde, ora il pericolo è andare al tappeto

Il tracciato californiano, con i suoi saliscendi, rischia di essere un altro ostacolo per la Rossa col Cannibale intenzionato a fare il vuoto sullo spagnolo

SBK: Laguna Seca: Rea mette Bautista e la V4 alle corde, ora il pericolo è andare al tappeto

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Non c’è tempo per i rimpianti e le delusioni, perché bisogna soltanto voltare pagina e ripartire. Per la prima volta in questa stagione Alvaro Bautista e la Ducati V4 si ritrovano a rincorrere nel Mondiale. L’ultimo appuntamento di Donington ha infatti stravolto il copione, perché la scivolata rimediata dallo spagnolo in Gara 1 e il tris siglato da Rea hanno consentito al Cannibale di fare il vuoto, mettendo assieme un bottino di ben 24 lunghezze sul diretto inseguitore.

Un gap non impossibile da colmare per Bautista, ma di sicuro non sarà impresa così scontata, vista soprattutto la costanza mostrata da un osso duro come l’alfiere Kawasaki. Il problema ora è il round di Laguna Seca, che sulla carta rischia di essere nuovamente favorevole alla ZX-10RR. Il tracciato statunitense, che ha nei suoi saliscendi il proprio tratto distintivo, potrebbe infatti esaltare quelle che sono le qualità della moto giapponese, come accaduto in occasione del round di Imola, oppure in quello di Donington. Due appuntamenti dove Rea ha lasciato agli avversari soltanto le briciole. C’è poi da dire che Alvaro a Laguna non corre dal lontano 2013 e per la V4 questa sarà la prima volta sul tracciato statunitense.  

Come se non bastasse, nelle ultime gare sembra addirittura esserci un avversario in più con il quale fare i conti, ovvero Toprak Razgatlioglu, che da Imola a Donington è sempre salito sul podio. Insomma, la rimonta di Bautista sembra essere più complicata del previsto e Rea non può fare altro che approfittarne. Johnny lo sa che questa è l’occasione giusta  per mettere ulteriore fieno in cascina e di sicuro non vorrà certo farsela sfuggire.

A Laguna Seca sarà poi interessante capire quale potrà essere il contributo del compagno Leon Haslam, ancora in attesa del rinnovo contrattuale, mentre c’è curiosità nello scoprire il potenziale della BMW con un Tom Sykes che pare abbia imboccato la giusta direzione.

Il termine attesa accomuna anche la Yamaha con Melandri che potrebbe affrontare per l’ultima volta il round a stelle e strisce prima di appendere il casco al chiodo. Il romagnolo vorrà rimediare alla delusione dell’ultimo weekend e lo stesso discorso vale per le Ducati di Rinaldi e Davies, in ombra nel Regno Unito. Per quanto riguarda invece il capitolo infortunati: van der Mark dovrà stringere i denti, proprio come Eugene Laverty, che ha avuto una settimana di tempo per recuperare. In Honda si aspetta il nome del sostituto di Camier.

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