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MotoE, Niki Tuuli porta la Finlandia in Superpole al Sachsenring

Il format della Superpole, 'rubato' alla vecchia Superpole, ha reso interessante la sfida. matteo Ferrari 6°, primo italiano. Il 47enne Sete Gibernau 13°

MotoE: Niki Tuuli porta la Finlandia in Superpole al Sachsenring

Per usare una battuta di Valentino Rossi, notoriamente non amante delle moto elettriche, è stata comunque elettrizzante la prima qualifica in stile superpole della MotoE.

Ovviamente l'emozione ha fatto le sue vittime, Maria Herrera, scattata prima del verde del semaforo, ha infatti preso la prima bandiera nera della categoria.

Il miglior tempo è andato a Niki Tuuli. Il finlandese, del team Ajo, ha fatto il suo esordio l'anno passato nella classe Moto2 del motomondiale nel GP di Francia, andando a sostituire il malese Zulfahmi Khairuddin alla guida della Kalex Moto2 gestita dal team SIC Racing.

Con una guida acrobatica e molto scorrevole Tuuli ha fatto meglio di Garzo, secondo a Valencia davanti a Granado che lo aveva preceduto nella gara 'test' di Valencia.

Il migliore degli italiani è stato l'ex Team Italia Matteo Ferrari, sesto tempo alle spalle di Di Meglio e Simeon.

De Angelis fa fumare la gomma durante la Superpole MotoE

De Angelis, diviso fra il suo ruolo di commentatore tecnico Sky e quello di pilota è 9°. Seguono Casadei, Savadori, autore di una caduta durante le prove, e Canepa.

Solo 13° il più anziano pilota in pista, l'ex avversario di Vale, Sete Gibernau, 47 anni, che fra il serio ed il faceto si è lasciato andare ad una strana dichiarazione.

"Sono stato molto tranquillo - ha detto Sete - Sto lavorando molto sulla guida. Mi sto divertendo come quando correvo per il mondiale. Mi sono allenato a casa mia, senza quell'allenamento molto particolare sarebbe stato impossibile guidare. Oggi non ho dato tutto, neanche la metà. Ho guidato con calma perché se andassi al massimo mi tornerebbe di pilota la vecchia guida. Tutti si sporgono tanto ed in avanti senza sapere il perché. Io lo ho capito, ma non ve lo dico".

In attesa della rivelazione - chissà come mai prima Stoner e poi Marquez hanno adottato il nuovo stile 'appeso' - dobbiamo dire che la qualifica non è stata poi noiosa. Non sappiamo se per merito delle Energica o del format della Superpole che, lo ricordiamo, fu introdotto da Maurizio Flammini nella Superbike, che ancora lo rimpiange.

L'assenza di rumore, se si eccettua il sibilo da centrifuga di lavatrice, non ha pesato per gli spettatori che si sono così potuti parlare senza strillarsi nelle orecchie, e soprattutto per i giornalisti, impegnati nelle interviste del dopo qualifica della MotoGP. Solitamente un cacofonico incubo.


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