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MotoGP, Petrucci: "La Direzione Gara userà il pugno di ferro con i furbetti"

Danilo: "Non è accettabile fingere di essere stati rallentati per far penalizzare un rivale". Dovizioso: "Oggi non abbiamo visto i reali valori, Marc però è in vantaggio"

MotoGP: Petrucci: "La Direzione Gara userà il pugno di ferro con i furbetti"

Danilo Petrucci è arrivato in ritardo al consueto appuntamento con i media al termine della giornata e non per colpa sua. Assieme ad altri piloti, tra cui Valentino Rossi e Franco Morbidelli, è stato infatti convocato in direzione gara al termine della FP2 al Sachsenring per discutere con Freddie Spencer di una situazione che si è creata in pista verso la fine del turno.

La conformazione del tracciato tedesco non aiuta infatti i piloti a farsi da parte per lasciare strada a chi sopraggiunge in velocità e per una serie di coincidenze si è creato ad un certo punto un autentico trenino all'interno della prima curva, con diversi piloti che hanno involontariamente rallentato chi stava tentando un time attack. Con i suoi continui cambi di direzione nelle prime quattro curve e la larghezza del tracciato leggermente inferiore rispetto ad altre piste, il Sachsenring offre per sua stessa natura lo scenario perfetto per creare questo genere di scenario, ma questa volta è arrivato un intervento deciso di Freddie Spencer prima di creare problemi gravi in sessioni più delicate come la FP3 o le qualifiche.

"Scusate il ritardo ma sono stato convocato da Freddie Spencer assieme ad altri piloti per parlare di quello che è successo in pista. Mi sono ritrovato assieme ad altri piloti ad infastidire chi arrivava da dietro, ma non avevo possibilità di evitarlo. Spencer ha voluto parlarne con noi per cercare una soluzione in vista di domani"

In particolare cosa è successo in pista?

"Nessun pilota vuole dare fastidio agli altri volontariamente, ma questi problemi spesso si creano perché in pista succede che un pilota ne aspetti qualcun altro per sfruttare il traino. Sono cose che succedono, ma oggi ad esempio non era questa la situazione. Io sono andato lungo alla prima curva, poi Pol Espargarò che era dietro di me ha rallentato a sua volta. Zarco nel frattempo usciva dai box come Valentino, e ci siamo trovati in quattro in una curva. Intanto sono arrivati pure Miller e Vinales. Io non sapevo dove andare".

Ma non sei stato penalizzato.

"No, assolutamente. Anzi, abbiamo chiesto di fare molta attenzione sui piloti che si lamentano, perché a volte anche se non stanno facendo il loro giro più veloce, si mettono a gesticolare in modo animano nei confronti di un altro pilota che magari hanno incontrato in pista, facendo un po' i furbetti. Lo fanno per strategia, per fare magari penalizzare un rivale. Abbiamo chiesto molta attenzione per queste cose, perché penalizzare per un errore del genere può essere pesante. Oggi è stata chiaramente una coincidenza molto complicata da gestire e infatti nessuno è stato penalizzato, anche perché guardando al passato sarebbero dovute arrivare penalizzazioni molto più pesanti per fatti ancora più gravi. Almeno abbiamo trovato una soluzione per la FP3, che domani potrà essere decisiva per entrare in Q2". 

Come avete risolto in vista di domani?

"Semplicemente applicando negli ultimi 15 minuti della sessione la regola che già è valida in Q1 e Q2. Quindi anche in FP3 i piloti non potranno rallentare per aspettare gli altri, rischiando di compromettere il giro di qualcuno. Questo dovrebbe aiutare ad evitare situazioni come quella di oggi, che almeno è servita per capire che qui al Sachsenring avevamo un piccolo problema da gestire".

Una decisione arrivata dopo aver parlato con Spencer. A te mette soggezione parlare di queste cose con una leggenda del motociclismo?

"Non mi mette soggezione parlare con Freddie Spencer. E’ stato scelto perché a volte in Safety Commission si era creata una situazione per cui alcuni steward avevano soggezione nei confronti di alcuni piloti. Freddie è stato scelto proprio perché tutti hanno molta stima nei suoi confronti. E’ uno che sa comprendere le situazioni in pista e tutte le volte che ci ho parlato mi ha anche dato la sensazione di essere un tipo che ha le idee molto chiare. Riesce anche ad essere bravo a mediare, ascolta tutti i piloti. Tutti hanno una stima immensa, anche Valentino Rossi. Lui è secondo me una delle persone più adatte per fare questo lavoro".

Guardando invece la situazione in pista, che idea ti sei fatto della vostra competitività?

"Abbiamo impostato il tipo di lavoro sulla gestione delle gomme, sul discorso del consumo soprattutto. Nel 2018 sono arrivato a perdere il podio nell’ultimo giro e non volevo assolutamente ripetere quella situazione. Ci siamo basati sulle informazioni che avevamo per fare una moto bilanciata soprattutto per scongiurare quel tipo di problema, ma la conseguenza del lavoro che abbiamo svolto è che adesso mi trovo a faticare ad essere veloce sul giro secco ed anche ad essere costante sul passo. Guardando bene i tempi del mio secondo run non sono poi così lontano dai tempi dei migliori, il mio passo è simile. Però è chiaro che questo potrebbe essere uno dei weekend più difficili della stagione. Non ce lo aspettavamo, ma confido molto nei ragazzi della squadra, sono certo che troveranno qualcosa per cambiare la situazione per domani".

Vedi delle similitudini con quanto successo ad Assen?

"Ad Assen di venerdì eravamo molto contenti del lavoro svolto e della velocità della nostra moto, mentre al sabato e anche in gara le cose sono andate in modo molto diverso. Da un certo punto di vista, questo può anche significare che nel corso del weekend le cose possono cambiare molto e io ho molta fiducia in vista del resto del weekend, anche perché qui al Sachsenring la gara riserva sempre molte sorprese. Ad Assen la situazione era forse diversa per colpa soprattutto della temperatura, che ci ha fatto soffrire quando è aumentata tanto. Qui invece manca grip e questo non ci permette di far curvare la moto come vorremmo".

DOVIZIOSO: "OGGI NON ABBIAMO VISTO I REALI VALORI IN CAMPO, ANCHE SE MARC E' IN VANTAGGIO"

Andrea Dovizioso ha commentato in modo poco entusiasta questo venerdì del Sachsenring, sottolineando però che probabilmente quanto visto fino a questo momento non rappresenti i reali valori in campo. Dovizioso è riuscito ad agganciare la top ten grazie al nono posto conquistato in extremis, ma non sembra particolarmente preoccupato dal distacco incassato da Marquez oggi.

"Ancora non so quale sia la reale situazione, nostra e dei nostri rivali - ha dichiarato Andrea -  i valori sono usciti fuori a fine turno, ma solo fino ad un certo punto. I riferimenti di oggi sono da prendere con le pinze, anche se offrono un minimo di idea di cosa potremmo aspettarci. Di certo Marc è partito benissimo ed è in vantaggio, ma tutti gli altri devono ancora lavorare tanto sull’assetto. Siamo un bel gruppetto tutti abbastanza vicini".

Sei preoccupato?

"Non credo che dovremmo preoccuparci troppo in questo momento, sia per quanto riguarda il passo che la velocità sul giro, ma domani dovremo fare dei passi in avanti. Credo che non si sia vista ancora la realtà in pista e le condizioni qui cambiano molto velocemente, influenzando tutti. Per quanto riguarda il consumo gomme, qui sarà fondamentale gestirlo al meglio, anche già che su altre piste. Gli ultimi 10 giri della gara la parte sinistra delle gomme cala tanto e sarà fondamentale arrivare a fine gara dopo averle gestite molto bene, un aspetto su cui io qui ho sempre sofferto negli ultimi anni". 

Quando hai montato la morbida non sei riuscito a fare un salto in avanti in classifica. Cosa è successo?

"Qui la gomma morbida non regala il vantaggio che invece riesce a dare su altre piste, infatti ho fatto lo stesso tempo sia con la morbida che con la media. E’ una caratteristica di questo tracciato, credo dipenda dal fatto che sembra un’unica grande curva, sei sempre piegato e hai poche occasioni di sfruttare davvero l’extra grip. Sachsenring è davvero strana da questo punto di vista. Poi Michelin porta anche delle soluzioni di gomme tutte abbastanza dure, per consentire di finire la gara con tutte le mescole. Qui il tempo si fa raccordando le curve, devi essere fluido. E’ molto difficile riuscire a fare il giro perfetto con la gomma al massimo potenziale, ma è sempre stato così qui è una costante degli ultimi anni".

Domani potresti puntare ad una media anche nelle due qualifiche?

"No, domani penso che il tempo si dovrà fare con la morbida, anche se la differenza sarà minima".


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