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MotoGP, Rossi: "Prima della caduta ho visto un po’ di luce"

"Ero deluso, ma in gara ho trovato una soluzione interessante. Mi dispiace per la caduta e chiedo scusa a Nakagami, almeno ho girato sei decimi più forte che in qualifica"

MotoGP: Rossi: "Prima della caduta ho visto un po’ di luce"

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Valentino Rossi ha concluso nel peggiore dei modi il Gran Premio d’Olanda di Assen. Dopo aver vissuto una pessima qualifica che l’ha relegato alla 14a casella dello schieramento di partenza, in tanti speravano di poter vedere almeno in gara emergere il vero racer che c’è in Valentino, un pilota in grado di sovvertire la domenica un fine settimana iniziato male.

Non è purtroppo andata così ad Assen, perché all’inizio di quella che sarebbe stata in ogni caso una bella rimonta, Rossi è caduto alla curva 8 ad alta velocità, coinvolgendo l’incolpevole Nakagami. Un modo decisamente negativo di chiudere il GP, proprio in un fine settimana che ha visto ben tre Yamaha M1 chiudere in top five, con la ciliegina sulla torta rappresentata dalla vittoria di Vinales. Il terzo zero consecutivo per Rossi, che nonostante questo filotto negativo è al momento il miglior pilota Yamaha in classifica in vista del Sachsenring.

"E’ un vero peccato. Il weekend è stato abbastanza sfortunato dall’inizio - ha dichiarato -  ma il vero problema è che sono stato troppo lento. Invece stamattina abbiamo modificato un po’ di cose e stava andando abbastanza bene. Abbiamo anche scelto le gomme giuste ed ero davvero molto più veloce che nelle prove. Ero in pieno recupero, stava andando bene quando sono arrivato alle spalle di Nakagami. Ho provato a passarlo alla 8, ma ero un po’ fuori traiettoria e quando sono entrato in curva mi si è chiuso l’anteriore. Purtroppo cadendo ho trascinato anche lui a terra. Mi dispiace molto di questo, è stato esclusivamente un mio errore. Sembrava che la gara potesse andare abbastanza bene, ma è finita subito".

Una gara difficile per te, ma trionfale per Yamaha.

"É un grande risultato per la squadra e sono felice per la Yamaha. E’ una vittoria importante  - ha sottolineato - e sinceramente Maverick se la merita perché ha guidato in un modo impeccabile dal venerdì. Questo risultato per me è importante, perché avere due moto sul podio significa che dobbiamo lavorare per essere competitivi quanto loro". 

Cosa pensi quando vedi gli altri piloti Yamaha così veloci e tu sei in difficoltà?

"Sinceramente ieri ero molto deluso. La mattina ero decente, mentre nel pomeriggio andavo veramente piano. Quindi ho iniziato a pensare davvero un po’ a tutto. Se non avessi trovato il miglioramento di oggi in gara, forse adesso sarei davvero molto preoccupato. Invece uno spiraglio di luce c’è e abbiamo trovato qualcosa di buono". 

Questa M1 non funziona bene per te?

"Dobbiamo trovare qualcosa di meglio per me. Tre gare fa ho lottato per vincere e sono ancora la prima Yamaha in classifica nonostante tre zeri. Non è che tra maggio e giugno sono cambiato così tanto. Però è vero che stiamo incontrando delle difficoltà e a volte dal punto di vista tecnico non riusciamo a migliorare. Ci sono delle piste dove con questo assetto abbiamo difficoltà e non siamo abbastanza veloci. Oggi potevo andare forte in gara, nel mio primo giro lanciato ho fatto 6 decimi meglio del mio miglior giro in priva. Ero appena riuscito a fare un 1’34,0 avendo strada libera davanti, quindi mi sentivo molto più competitivo che nelle prove. Poi però ho sbagliato, ma partendo dietro è sempre molto facile commettere un errore e mi dispiace molto per Nakagami. Da una parte un grande peccato, ma dall’altra una grande speranza insomma". 

Almeno non ti sei fatto male nella caduta.

"Sto bene, mi è andata bene anche perché sia io che Taka abbiamo dato una bella botta, è stata molto forte. Dopo la caduta ho parlato con lui, mi ha detto di aver preso una bella botta alla testa, ma per fortuna sembra sia tutto ok. Sono solo molto dispiaciuto". 

Tre zeri di fila non ti capitavano dal 2011 in Ducati.

"Tre cadute di fila sono un vero problema, anche perché sono avvenute al Mugello, Barcellona ed Assen che sono tra le mie piste preferite. Un vero peccato anche per il campionato, ma la cosa importante è sempre cercare di trovare una soluzione per essere più veloci. Qui, come al Mugello, ho sofferto molto all’inizio perché non avevo abbastanza velocità. ieri ero preoccupato, invece oggi ero veloce e penso che avrei potuto essere già competitivo. Fortunatamente c’è un’altra gara subito al Sachsenring e vediamo come andrà lì visto che forse abbiamo trovato qualcosa per essere più competitivi". 

Ma a volte hai il dubbio che il problema sia il pilota?

"E’ possibile che il problema sia il pilota. Forse si forse no. Secondo me la situazione è ampia da spiegare. Però qui le Yamaha sono andate fortissimo, a Barcellona ce n’era una sul podio, qui addirittura due. Dobbiamo metterci a posto noi".

Audio raccolto da Matteo Aglio

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