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MotoGP, Bagnaia: “Per migliorare sulla Ducati studio i dati di Lorenzo”

Pecco arriva da quattro cadute consecutive in gara: "non ricordo nemmeno più quale colore abbia la bandiera a scacchi"

MotoGP: Bagnaia: “Per migliorare sulla Ducati studio i dati di Lorenzo”

Pecco Bagnaia sta vivendo una stagione altalenante. I tempi (in prova e qualifica) ci sono, la velocità pure ma i risultati tardano ad arrivare a causa dei numerosi errori in gara. Quartararo (il suo più diretto rivale per il titolo di debuttante dell'anno) sta facendo faville sulla neonata Yamaha Petronas mentre il campione del mondo in carica della Moto2 non vede la bandiera a scacchi da ormai quattro gare. La Ducati Pramac è una struttura solida, capace di dare a Pecco il tempo di rimettersi in sesto e trovare continuità, ora però tocca a lui. 

È già qualche tempo che dici di non dover più cadere, è l'obiettivo anche di questo weekend?

"Devo stare più zitto - ha esordito Pecco - ogni volta che lo dico poi cado, anche nei test e successo. Questo weekend mi limito a non dire più niente e a tentare di arrivare alla fine, basta".

Cosa ti fa sbagliare? 

"Ducati è una moto sincera, quando parte però si fa molta fatica a tenerla su. Al Mugello ci stava la caduta, stavo spingendo tanto e mi sentivo al limite. A Barcellona invece non ho spinto fin da subito perchè sapevo che le gomme si sarebbero usurate in fretta ma sono caduto lo stesso. Abbiamo notato che la mia guida carica sempre troppo la gomma anteriore e se supero un limite è molto facile che cado". 

Il problema è più di guida o di assetto della moto?

"Più di assetto. Sicuramente devo ancora imparare tanto dal punto di vista della guida ma devo fare un passo in avanti anche nel sistemare bene la moto". 

Quali sono le differenze tra la tua Ducati e quella di Dovizioso, Petrucci e Miller?

"Loro sono dei piloti che guidano frenando più forte di me - ha aggiunto Bagnaia - mentre io prediligo di più la percorrenza. Sembrava una moto non adatta al mio stile di guida ma l'abbiamo adattata, stiamo lavorando tanto e anche ai test di Barcellona siamo cresciuti".

Cosa avete provato nel lunedì del Montmelò? 

"Qualche accorgimento in più sulla mia moto, qualche novità sull'anteriore che mi permette di essere più tranquillo e più comodo. Nelle scorse gare sono caduto non sapendo quale fosse il limite della moto, ora (con i cambiamenti fatti nei test) l'anteriore si muove di più e posso capire quando sto esagerandoÈ stata una giornata importante".  

Da debuttante stai curiosando un po' dappertutto in Ducati, quali sono i dati che guardi maggiormente? 

"Quelli di Lorenzo dello scorso anno - ha detto Bagnaia. Le moto sono diverse ma lo stile di guida è molto simile. Ovviamente guardo il lavoro di Dovizioso che è il più veloce sulla nostra moto e anche quello di Miller e Petrucci, che è quello con la moto più simile alla mia". 

Ducati sta lavorando molto sulla percorrenza, quindi tu puoi essere un asso nella manica anche per il team ufficiale? 

"Dall'inizio dell'anno ci siamo mossi in questa direzione e la moto è migliorata molto, è stato un gran passo di Ducati nei miei confronti. Ora posso permettermi di fare più percorrenza". 

Assen è una pista importante per te, tanto che la hai tatuata addosso. Come affronti questo fine settimana? 

"Non dovrebbe mai piovere - ha continuato Bagnaia - dovrebbe addirittura fare caldo e nessuno è abituato a guidare qui con queste condizioni. La pista mi è sempre piaciuta e penso che mi piacerà anche quest'anno. È un tracciato difficile ma che si adatta bene alla mia Ducati anche se ci sono un paio di punti un po' più difficili per noi. So di poter fare bene, continuando i bei weekend che sto facendo da un po' e aggiungendo la gara visto che non mi ricordo più che colore ha la bandiera a scacchi".

Audio raccolto da Matteo Aglio


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