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SBK, Misano: il Bello, il Brutto e il Cattivo

In Superbike è tempo di regali e Bautista pensa bene di riaprire il Mondiale, un normale weekend di paura in Rivera che per l'occasione si trasforma in una Assen  

SBK: Misano: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Gli appassionati delle due ruote era un po’ amareggiati dopo domenica scorsa. Già, perché la carambola di Barcellona aveva consentito a Marquez di allungare a 37 punti su Andrea Dovizioso. Dall’altra parte, invece, erano ben 41 le lunghezze di vantaggio da parte di Alvaro Bautista su Johnny Rea.

Il rischio per gli amanti del motociclismo era quello di spegnere la televisione, caricare figli, mogli o fidanzate in macchina e portarle al mare nel weekend. Per fortuna che Alvaro Bautista ha deciso di scombussolare un po’ i piani, andandosi a complicare la vita e fare un regalo estivo a Johnny Rea.

A Misano il Cannibale riapre quindi il Mondiale al termine di un weekend dove la sensazione era quella di trovarsi ad Assen piuttosto che in Riviera per via del meteo. Gioisce il quattro volte iridato, così come Randy Krummenacher, che rovina la festa a Federico Caricasulo, e Ana Carrasco, di nuovo sul gradino più alto del podio.

IL BELLO – Un mese e mezzo fa espugnò Imola, questa volta Misano. A quanto pare sembra esserci un legame speciale tra Johnny Rea e il nostro Paese. In Riviera tutti aspettavano di vedere brillare il rosso, invece ci è voluto poco per vedere spadroneggiare il verde. Giù il cappello davanti al Cannibale, un misto di costanza e velocità, capace di riaprire un Mondiale che sembrava essere segnato. Festeggia il nordirlandese, così come la sua allieva Ana Carrasco, nuovamente davanti a tutti dopo un avvio di stagione complicato.

IL BRUTTO – La curiosità era grande, perché tutti si chiedevano cosa avrebbe fatto Michele Pirro a Misano. Un fine settimana dal retrogusto amaro per il collaudatore Ducati, diventato improvvisamente brutto anatroccolo, complice un pacchetto gara a lui sconosciuto. Queste sospensioni Showa non sono proprio andate giù al pugliese, finito più volte a terra in una sola giornata che in tutto il resto della stagione.

IL CATTIVO – Randy Krummenacher e Federico Caricasulo saranno anche compagni di squadra, ma a Misano non sono stati a guardarsi troppo in faccia. Una gara d’altri tempi quella della SuperSport, che ha visto i due rivali sfidarsi fino all’ultima curva a colpi di sorpassi staccate al limite e giusto per non farsi mancare nulla, anche qualche gomitata. Il pubblico ha apprezzato, un po’ meno le coronarie di Fabio Evangelista, patron del team Evan Bros.   

LA DELUSIONE – Cambiare tutto per non cambiare niente. Non vorremmo scomodare Tomasi di Lampedusa e il suo Gattopardo, ma il rischio è che dopo Misano Melandri e la Yamaha siano tornati al punto di partenza. Così ha detto il 33. Nella gara sul bagnato di sabato, il ravennate ha visto i piani alti col binocolo, mentre la domenica pomeriggio ha pensato bene di chiudere il cerchio con una scivolata. Lo aspettiamo a Donington tra due settimane per il riscatto.  

LA CONFERMA L’amore tra Chaz Davies e la Ducati non sembra proprio volere sbocciare e in Riviera abbiamo avuto l’ennesima conferma. Un weekend in ombra per il gallese, ben lontano da quelle che erano le aspettative. Sarà anche vero che Chaz sta cercando in tutti i modi di adattarsi alla Rossa e allo stesso tempo a Borgo Panigale di soddisfare tutte le richieste del gallese, manca però il punto d’incontro. Che dire: Davies e Ducati, così vicini così lontani...

L’ERRORE – Non vogliamo sapere cosa sia passato nella mente di Alex Lowes quando sabato pomeriggio comandava Gara 1 davanti ad Johnny Rea prima di finire a terra. Ma nemmeno vogliamo sapere cosa abbia pensato Alvaro Bautista, che dopo Jerez ci è ricascato la seconda volta la domenica pomeriggio. Un regalo che Rea ha apprezzato di cuore.

LA SORPRESA – Ci verrebbe da dire Razgatlioglu, oppure Rinaldi, ma dopo quanto fatto vedere nelle ultime gare non ci sarebbe più di tanto da meravigliarsi. Scegliamo allora un certo Lucas Mahias, che dopo un inizio di stagione da horror con la Kawasaki è riuscito finalmente a trovare il primo podio con Manuel Puccetti.

IL SORPASSO – Che sfida quella tra Rea e Razgatlioglu, ma anche tra Krummenacher e Caricasulo. Non sapendo quale scegliere, lasciamo a voi lettori l’ardua scelta!

LA CURIOSITA’ – Non era mai accaduto che una donna vedesse sventolare la bandiera nera, ma come per tutte le cose c’è sempre una prima volta. La sfortunata è stata infatti Maria Herrera, punita dalla direzione gara per una manovra non consentita dal regolamento in pit lane.

IO L’AVEVO DETTO – Rea e Bautista venerdì pomeriggio: “Entrambi abbiamo lo stesso passo gara e con ogni probabilità ci sarà quel duello che tutti aspettate” Anche stavolta siamo stati fregati.


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