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MotoGP, Petrucci: "Vinales? Quartararo lo ha mancato di un centimetro”

"Era in traiettoria, io magari avrei potuto migliorarmi. Quartararo lo ha sfiorato. La caduta mi ha tolto fiducia, è stata molto  strana"

MotoGP: Petrucci:

Danilo Petrucci avrebbe voluto continuare a seguire al Montmelò di Barcellona le orme del cammino di Jorge Lorenzo nel 2018. Dopo aver vinto al Mugello, la conquista di una pole a Barcellona avrebbe reso semplicemente perfetto questa prima parte di stagione nel team ufficiale Ducati. Obiettivo mancato per una serie di ragione e soprattutto la sensazione che in Spagna i valori in campo possano essere molto rimescolati rispetto a quanto visto in Toscana.

Dopo aver vissuto delle libere complicate, Danilo sembrava però aver ritrovato ottime sensazioni in FP4 e sembrava potesse essere un candidato alla conquista di un posto almeno in prima fila. Una caduta durante il giro di rientro ai box dopo aver completato il primo tentativo gli ha però tolto la fiducia necessaria e la gomma media che era montata sulla seconda moto non gli ha concesso quelle sensazioni di cui avrebbe avuto bisogno per spingere al massimo. 

"Sinceramente in FP4 non ero andato affatto male - ha dichiarato Petrux - perché credo di essere stato uno dei pochi piloti a girare con le gomme del mattino, quindi in effetti mi sentivo meglio rispetto alle altre sessioni. Di certo non posso sentirmi soddisfatto, ma il nostro fine settimana era iniziato davvero malissimo. Anche la caduta in qualifica è stata strana ero nel giro di rientro. Stavo andando piano e non sappiamo perché sono caduto". 

Cosa non funziona qui rispetto al Mugello?

"Chiaramente non abbiamo la stessa velocità che avevamo al Mugello. Manca grip in pista e sapevamo che per noi sarebbe stato un problema abbastanza grande, soprattutto per me che quando c’è molto grip riesco ad essere sempre veloce. Quando invece cala, il mio modo di guidare aggressivo mi mette in difficoltà. Però la moto mi è venuta incontro con l’assetto durante il fine settimana e anche io ho cambiato alcune cose nel mio stile. Sono già preoccupato rispetto al Mugello, ma non tantissimo".

La manovra di Vinales ti ha danneggiato?

"Ora non voglio fare il polemico, ma se avessi fatto io una cosa del genere, no so come sarebbe andata. Sono stato probabilmente il pilota che ha passato già tempo in direzione gara in passato, quindi se l'avessi fatto io... Ricordo una volta in FP3 che Espargarò si lamentò nonostante fossi da un’altra parte della pista, e sono dovuto andare in direzione gara anche in quella circostanza. Con me sono stati sempre abbastanza pesanti, è chiaro che è stato un errore di Maverick e sia io che Fabio eravamo leggermente in ritardo, anche se non di tanto. Io avevo un decimo e mezzo di ritardo al secondo settore, quindi non sarebbe stato impossibile migliorare. L'ho preso in traiettoria e mi ha rallentato. Quartararo l’ha sfiorato per un cm, io diciamo per mezzo metro. Siamo passati uno da una parte e l’altro dall’altra. Chiaro che non faccia piacere". 

Durante la sessione avete fatto una uscita assieme in tandem tu e Dovizioso. Ti è servito come riferimento, magari per imparare qualcosa?

"Oggi non ho imparato molto da Andrea, perché il programma era che stesse lui davanti, ma ha fatto qualche piccolo errore ed alla fine sono stato io davanti per più giri. Dovevamo controllare alcune temperature sulla moto e per farlo avevamo bisogno di una moto che coprisse l’aria calda all'altra alle sue spalle. Lo abbiamo fatto anche per controllare le gomme, perché quando giri nelle libere sei spesso da solo, e poi in gara succedono cose strane. Ne abbiamo parlato giovedì e abbiamo concordato la strategia di uscire assieme per verificare quest’aspetto".

Le gomme sembrano un dubbio per tutti, una scelta particolarmente complicata a Barcellona.

"Tutte le gomme in questo fine settimana sono strane, ma non penso che sia una vera questione di gomme. Penso di più che sia una questione di pista, che è molto scivolosa. Ci sono problemi con tutte le mescole. Alla fine non abbiamo problemi con l’anteriore, nonostante qui ci siano staccate molto violente in cui è difficile controllare la moto quando il grip è poco. Penso che per questa ragione oggi abbiamo visto le Suzuki e le Yamaha molto veloci. Loro escono sempre fuori in situazioni del genere, ma domani si tratterà di gestire le gomme e penso che noi potremo lottare per il podio".

Per la prima volta non siete stati veloci come nel 2018.

"Se guardi i tempi dell’anno scorso, noi siamo circa un secondo più lenti. Questo è molto strano perché i nostri tempi sono su tutte le piste migliori rispetto a quelli del 2018. Le gomme fanno fatica a lavorare, ma abbiamo notato immediatamente che la pista ha molte buche. Alla fine l’obiettivo era come sempre stare nelle prime due file e l’ho mancato, ma quando sono rientrato in pista dopo l’incidente non mi trovavo bene con la moto e soprattutto con la media anteriore e sarebbe stato impossibile migliorare il mio tempo. In ogni caso penso che possiamo stare tra i primi cinque domani. Vorrei anche di più ed essere in grado di lottare per il podio. Magari domani ci saranno sorprese, perché credo che gestire le gomme sarà la chiave della gara di domani". 

Che gara ti aspetti domani dai rivali?

"Forse qualcuno domani proverà a scappare, magari Rins o le Yamaha. Non so se glielo lasceremo fare, ma so che sono molto più tranquillo per il passo gara piuttosto che per il giro secco. Oggi alla fine un giro pulito non sono riuscito a farlo. Peccato per la scivolata".

Audio raccolto da Matteo Aglio


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