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È partito dal fondo dello schieramento con il coltello tra i denti. Una sorta di Mission Impossibile per Johnny Rea nella Superpole Race, chiamato a scontare la penalità infertagli sabato sera da parte dei Commissari Sportivi. Eppure, nonostante le difficoltà, il Cannibale ha superato tutti gli avversari come birilli. Tra i tanti magistrale la doppia infilata all’ultima curva del tracciato dove ha fregato in un solo colpo Torres e Razgatlioglu.
Alla fine Rea ha mancato per quasi due secondi, anche se all’ultimo passaggio il gap che lo separava era di soli otto decimi. Una volta che ha capito di non poter fare di più, ha preferito evitare di spingere, accontentandosi del quarto posto. A dominare la corsa, ancora una volta, Alvaro Bautista, che porta nuovamente la Ducati al trionfo.
Dietro di lui è stata invece grande bagarre. Prima il testa a testa in casa Yamaha tra Alex Lowes e Michael van der Mark, con il britannico vittima di una scivolata che lo ha messo fuori dai giochi. Poi quello tra l’olandese e Marco Melandri, che fino a tre tornate dalla conclusione occupava la seconda posizione. Il 33 di casa GRT ha dovuto cedere l’onore delle armi al rivale, accontentandosi del gradino più basso del podio.
Da registrare poi il quinto piazzamento di Sykes, che nel finale ha beffato Haslam, mentre decimo Chaz Davies, il quale ha incassato 13 secondi dalla vetta. Fuori dalla top ten Michael Rinaldi, nelle retrovie le Honda, mentre tra i ritirati anche Loris Baz.
