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Dovizioso: "Sull'Audi DTM ho avuto il cuore in gola"

Andrea ha due giorni per imparare a cambiare mestiere: "l'esperienza con la MotoGP non serve a nulla. Gestire le gomme sarà più difficile di fare la pole"

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Due giorni per imparare a cambiare mestiere. Appena sceso dalla Ducati al Mugello dopo l’epica battaglia con Petrucci e Marquez, Andrea Dovizioso raddoppia le ruote, sostituisce la tuta di pelle con quella ignifuga e si cimenta in una gara d’auto.

E che auto! Partecipa a Misano, come guest star, alla tappa italiana del DTM, il campionato turismo tedesco. Che a dispetto del nome è una sorta di europeo con vetture più simili a prototipi che berline. Le auto del DTM sono la versione racing delle coupé stradali più sportive. Nella fattispecie Audi RS5, BMW Z4 e Aston Martin Vantage.

Uguali alle versioni stradali nell’aspetto, ma l’analogia finisce qui perché le auto DTM hanno carrozzeria molto più bombata e allargata per motivi aerodinamici. E molta tecnologia della F1: telaio in  carbonio, DRS e push to pass (un comando software per avere un’iniezione di 30 cv extra) per favorire i sorpassi. I motori sono tutti 4 cilindri in linea 2 litri turbo gonfiati fino a quasi 600 cavalli. Per capirsi, è come se fossero le Superbike delle auto.

Dovizioso, che correrà con una Audi RS5 ufficiale, ha avuto appena due giorni per scoprire e imparare a guidare queste auto mostruose. Ecco come lo racconta.

Ho fatto due giorni di test, uno sulla pista privata Audi e uno a Misano - ha raccontato - Per fortuna sono seguito da Ekstrom, ex pilota Audi del DTM che è un amico e mi fa da tutor. La macchina è impressionante perché è molto potente ma difficile da guidare: ha tanta potenza in basso e i cavalli sono difficili da gestire. L’esperienza della moto, anche se conosco la pista, qui non serve per niente. Con la MotoGP devi curvare morbido, hai tempo per preparare l’uscita e accelerare a fondo. Qui invece è tutto diverso: devi tagliare secco sul cordolo e spalancare subito. E poi ci sono mille cose da imparare per me: come e quando usare bene il DRS, poi il push to pass, poi trovare sensibilità con la downforce, la deportanza che nelle curve veloci ti schiaccia l’auto a terra”.

Dovizioso ha vissuto anche qualche attimo di timore nelle prime prove. “Paura proprio no, ma ansia - ha confessato - Ci ho messo 6 giri a imparare a fare in pieno il curvone di Misano. In motoGP noi peliamo il gas senza frenare, ma con le auto DTM lì entri a pieno gas. E all’inizio hai il cuore in gola. Ho faticato a prendere la giusta confidenza”.

Ma la difficoltà maggiore, proprio come la Ferrari in F1, Dovi ce l’avrà nel far lavorare le gomme. “Nel DTM sono proibite le termocoperte e dopo il pit stop di metà gara si riparte a gomme fredde. Sarà la cosa più complicata per me. Con le gomme fredde è difficile trovare il limite di aderenza. Sia per curvare che per frenare. È ancora più difficile che fare la pole”.

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