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MotoGP, Dovizioso: "Marquez gioca con gli avversari e sa farlo molto bene"

"Quello che ha fatto non è proibito, ma mi ha colpito che volesse a tutti i costi girare dietro di me nel secondo tentativo. Però ha la pole, quindi ha fatto bene"

MotoGP: Dovizioso: "Marquez gioca con gli avversari e sa farlo molto bene"

Andrea Dovizioso è di certo uno dei piloti più intelligenti del Paddock e quando ieri affermava di essere preoccupato più dalla crescita dei rivali che dalla velocità pura in sella alla sua Ducati, aveva ottime ragioni per farlo. Al termine delle qualifiche, è apparso chiaro a tutti quanto fosse corretta la valutazione di Dovizioso che nonostante sia riuscito a fermare il cronometro in 1'46,293 non è andato oltre il nono posto in griglia.

Un limite cronometrico che nel 2018 gli sarebbe valso un posto al sole della prima fila e che oggi non è stato neanche sufficiente per restare in scia ai migliori. E parlando di scie, chi invece oggi è riuscito a sfruttarle meglio di chiunque altro è stato quel Marc Marquez che arpionando la coda della GP19 numero 4 di Andrea è riuscito a strappare la pole. Un comportamento che ha fatto irritare più una persona nel box Ducati, ma che sembra non aver infastidito più di tanto Dovizioso, che ormai conosce perfettamente le strategie del suo rivale.

"E’ stato un pochino strano. Nel primo giro avevo le gomme medie - ha dichiarato Dovi riguardo l'episodio -  e non ero molto veloce. Lui era alle mie spalle, mi ha raggiunto e mi ha passato, e anche se era un pelo al limite è stato corretto. Ma da quel momento ho visto che lui mi osservava e mi seguiva e onestamente non capivo perché. Con la seconda gomma mi ha aspettato, ma questo non è un grosso problema. Lui può fare quello che vuole, ma non capisco perché seguire me. Però ha fatto la pole, quindi direi che ha fatto bene".

Una strategia in cui Marc è un vero maestro. Perché secondo te?

"Non è una questione di riuscire ad azzeccare la strategia. Marc è veramente forte in tantissime cose, ma lo è in particolare quando si tratta di giocare con i rivali. Quando è in pista imposta il ritmo che vuole e quando vuole e riesce a spingersi al 100% ed è una caratteristica che hanno in pochi. Lui lo sa e ci gioca molto su questa cosa. Questo è il motivo per cui spesso si trova nel posto giusto al momento giusto, come ha fatto con me. Altri nella sua stessa situazione, non ce l’avrebbero fatto. Ha solo sfruttato questa sua caratteristica".

Tu avresti fatto lo stesso a ruoli invertiti?

"Non farei la stessa cosa perché sono diverso, ma ripeto, lui ha delle caratteristiche particolari e nel fare questo tira e molla ci gioca, è furbo e le sfrutta. Quando mi ha passato Non ero nel mio giro migliore. Non è una cosa nuova da parte di Marc e quando succede non ti colpisce più di tanto. Sono rimasto molto più sorpreso dalla sua ricerca dopo, per la seconda gomma. Voleva a tutti i costi farla dietro di me, ma non ho capite perché. Ripeto, non è un problema e se l’ha fatto vuol dire che aveva un motivo e significa anche che ci guarda particolarmente. Se non fosse così, andrebbe per la sua strada".

Visto che lui guarda voi con tanta attenzione, perché non pianificare una strategia di voi piloti Ducati nei suoi confronti?

"Fare una strategia tra noi piloti Ducati, decisa così a tavolino, è molto complicato. Non è la realtà dei fatti".

Con il suo comportamento magari ti ha deconcentrato?

"Se avessi dato troppa importanza a Marc - ha sottolineato Andrea -  non mi sarei preparato per fare il mio giro migliore e invece l’ho fatto e questo mi ha permesso di sfruttare al meglio il mio pacchetto. Non volevo mettere il mio giro nelle mani degli altri. Poi oggi è stata una qualifica particolare, sono stati in tanti ad andare veramente forte e a volte basta un solo decimo per finire indietro. Avrei potuto fare meglio, non mi sarei aspettato di essere nono con quel giro lì. Io penso che due o tre decimi secondo me c’erano. Spero non sarà un problema domani, penso che posso fare una buona partenza e farmi trovare nel posto giusto abbastanza facilmente, ma la differenza la farà la scelta della gomma. Se avremo problemi di consumo o meno". 

Hai già preso una decisione sulle gomme?

"Sembra che la scelta per la gomma possa essere fatta tra tutte e tre le opzioni disponibili. Difficile capire esattamente le reazioni delle gomme, perché sembra che il consumo delle morbide sia più elevato rispetto alla scorsa stagione e questo significa che la pista è cambiata e anche la velocità è molto più elevata rispetto al 2018 per tutti. Davvero non so che scelte ci saranno, si può correre con tutto".

Potrebbe essere una gara d'attesa, in cui nessuno spinge al massimo dall'inizio?

"Credo che domani nessuno spingerà al 100% dall’inizio. Penso che un po’ tutti abbiano problemi con il consumo delle gomme. Il Mugello è molto impegnativo anche dal punto di vista fisico, quindi la somma di questi fattori credo che porterà tutti ad evitare di dare il massimo da subito". 

Ti sarai fatto almeno un'idea su chi realmente potrà giocarsi la vittoria.

"Domani non è chiaro chi avrà il passo per essere in lizza per la gara. Tanti hanno girato fortissimo, ma ognuno ha fatto la sua strategia quindi non è chiaro davvero chi potrebbe essere in lotta. Il vero passo si vedrà dopo 7 o 8 giri, per il momento non so cosa aspettarmi e non so soprattutto cosa aspettarmi per il consumo gomme. Si è visto che c’è stato un grosso calo di gomme per tutti, che è anche un po’ anomalo al Mugello. Spesso si da importanza solo alla velocità, ma poi paghi alla lunga".

Ieri dicevi di non avere buone sensazioni in sella. Le cose sono migliorate da questo punto di vista?

"Alla fine sono soddisfatto perché in FP4 le mie sensazioni sulla moto sono migliorate leggermente e in Q1 anche ho fatto un altro piccolo passo e questo era davvero importante. In Q2 sfortunatamente avevo solo una morbida perché le avevo giù usate tutte, quindi ho fatto un solo tentativo ma sfortunatamente mi sono fermato troppe volte durante la preparazione al giro e non ero davvero pronto al 100% per usare tutto il potenziale di gomme e moto ed ho fatto qualche errore. Alla fine penso che le sensazioni per la gara non sono male, anche se partiremo in nona posizione e sul lato sinistro del rettilineo che non è la posizione migliore". 

Se Marquez dovesse vincere domani, il mondiale sarebbe compromesso?

"No, assolutamente. Se vince anche qui è qualcosa di un po' di inaspettato e non farebbe bene al campionato, ma non lo chiuderebbe di certo".

AUDIO RACCOLTO DA MATTEO AGLIO AL MUGELLO

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