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MotoGP, Rossi: "Guardare i dati di Quartararo non mi salverà"

Valentino 18° al Mugello: "devo cercare quello che serve a me e portare la M1 al limite. Mi aspettavo di essere forte, invece sono più lento di un anno fa"

MotoGP: Rossi:

Per il momento il Mugello non ha accolto nel migliore dei modi Valentino. Non si tratta del tifo sulle tribune, ma dei riscontri cronometrici, che hanno piazzato Rossi in un poco confortante 18° posto al termine della prima giornata di prove. Un mezzo disastro, con la beffa di vedere le altre Yamaha difendersi alla grande, soprattutto quelle di Quartaro e Vinales, 2° e 5° rispettivamente, e anche Morbidelli è in Top Ten.

Mi aspettavo di essere più forte, invece è stata una giornata complicata - è costretto ad ammettere il Dottore - Non mi sono mai sentito a mio agio sulla M1, non riesco a guidare come vorrei e infatti sono stato lento in entrambi i turni, anche rispetto allo scorso anno. Se aggiungiamo il fatto che la classifica è molto corta, ecco il motivo della mia posizione”.

Però le altre Yamaha vanno bene…
Fabio e Vinales sono stati veloci, hanno trovato la strada giusta da seguire, Morbidelli è un po’ più lento ma comunque nei primi 10. Io sono lento in curva, non ho la fiducia per spingere, dobbiamo capire come migliorare e provare qualcosa di diverso”.

Rimani comunque ottimista?
“Difficile dirlo, so solo che bisogna sicuramente provarci. Lo scorso anno mi ero trovato bene con la moto, ero veloce, mentre ora sono in più in difficoltà. La M1 è un po’ cambiata, ma soprattutto la sto usando in maniera diversa. In tante curve però ora sono più lento di un anno fa e devo trovare la fiducia per riuscire a spingere. In questo momento siamo troppo lontani dai migliori”.

Studiare i dati di Quartararo potrebbe aiutarti?
Non ho ancora avuto il tempo di guardarlo, sicuramente lo farò, ma non so se basterà a salvarci. Io credo che dobbiamo cercare quello che serve a me. Oggi faticavo nei tratti guidati e devo capire il perché”.

Ti aspetta una nottata di studio?
Domani sarebbe molto importante entrare direttamente in Q2, dobbiamo lavorare sul setting perché ci sono dei punti in cui perdo veramente tanto. Anche Vinales è stato in difficoltà fino a metà turno, ma poi ha trovato qualcosa per migliorare la moto ed è riuscito a tenere un buon ritmo”.

La Yamaha ha perso il suo punto forte, la velocità di percorrenza in curva?
L’avevo detto già ieri: sono passati i tempi in cui la M1 era la moto più veloce di tutte a centro curva, sono ormai 3 o 4 anni che non facciamo più tutta questa differenza. Comunque, gli altri piloti Yamaha oggi sono stati più bravi di me e devo innanzitutto riuscire a portare al limite la moto.


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