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Stanlio e Ollio: un nostalgico film biografico sulla famosa coppia comica

Tratto dal romanzo di A.J.Marriot, il regista scozzese Stuart Baird propone uno sguardo intimo e velato di nostalgia sui retroscena della vita del fortunato duo comico negli ultimi anni della loro carriera.

Trailer di Stanlio e Ollio
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Il film si apre con un lunghissimo piano sequenza in cui Stan Laurel e Oliver Hardy, in arte Stanlio e Ollio, si aggirano per i backstage di alcuni studi cinematografici.

E' l'inizio di una storia nella storia, che identifica di fondo il tema stesso del film: uno sguardo sul backstage della vita dei due protagonisti durante la tournèe teatrale del 1953, quando oramai la loro carriera entrava in una fase calante e la televisione si affacciava con prepotenza nelle case e nelle vite delle persone,relegando le stelle del passato ad un ruolo sempre più marginale.

Magistralmente interpretati dagli attori Steve Coogan e John C. Reilly che hanno saputo far rivivere due autentiche icone del passato, impresa non facile per i manierismi che li constraddistinsero, il film è uscito nelle sale quasi in sordina, sulla scia dei fortunati biopic apparsi di recente, e schiacciato dall'assordante successo di titoli blockbuster che stanno infrangendo ogni record d'incassi.

Sebbene il film faccia appello più sulla nostalgia, è necessario però sottolineare come il tono educato, quasi delicato, con cui i protagonisti calcano lo schermo e ci trascinano nei retroscena di un mondo ormai lontano, se non addirittura ignoto per le generazioni più giovani, è meritevole di una visione attenta, quasi rispettosa, per quelli che furono un fenomeno mediatico che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della cinematografia e della comicità.

E' impossibile quindi per lo spettatore non emozionarsi o anche sorridere,rivedendo alcuni dei loro sketch passati poi alla storia, vederne la genesi, essere spettatori anche delle difficoltà cui il duo dovette andare incontro.Essi dovettero reinventarsi per far fronte ad una società in rapido cambiamento, per ritargliarsi ancora per un momento uno spazio nei teatri e nei cuori delle persone. Come non emozionarsi quindi nel vedere i due comici affrontare con ironia, ma non senza difficoltà, l'avanzare dell'età, l'aggravarsi delle condizioni di salute di Oliver, come non emozionarsi nel vederli nonostante tutto partner nella vita oltre che sul palcoscenico.

In questa rappresentazione, a tratti sicuramente e inevitabilmente malinconica, della vita dei due protagonisti, il film compie un lavoro egregio. La scena finale è un piccolo e autentico capolavoro di regia e di fotografia che vale sicuramente la visione del film. Come sono entrati, con delicatezza e in punta di piedi, così i due comici escono dalle scene.

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