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MotoGP, P. Espargarò: "Il forcellone in carbonio ha migliorato tutta la KTM"

Pol settimo a Le Mans: "Un dettaglio che fa la differenza, perché regala tanta confidenza". Zarco avanti piano: "Non ho voluto stravolgere la moto da Jerez, mi sto avvicinando"

MotoGP: P. Espargarò: "Il forcellone in carbonio ha migliorato tutta la KTM"

Pol Espargarò ha un viso sorridente al termine della prima giornata di libere a Le Mans, il viso di chi è consapevole di aver davvero fatto un passo in avanti lungo un percorso troppo spesso impervio per la Casa austriaca. Lo spagnolo ha infatti piazzato la RC16 in settima posizione, ma non è solo la prestazione cronometrica a lasciare tanto ottimismo allo spagnolo, quanto la grande fiducia ricavata dal nuovo forcellone in carbonio introdotto sulla sua moto dopo i test di Jerez.

Un componente che da solo è riuscito a cambiare il volto della moto austriaca, addomesticando una ciclistica che sembrava determinata a condizionare fino a fine stagione l'annata e che invece sembra aver ritrovato magicamente un proprio equilibrio.

"Il forcellone in carbonio è uno degli elementi che mi ha permesso di essere più veloce, ma non l’unico - ha dichiarato Pol -  A Jerez il nostro test è andato molto bene, soprattutto di mercoledì, quando eravamo da soli in pista. Con nessuno sul tracciato, tranne qualche Moto2 e Moto3, abbiamo potuto provare tante cose tra cui alcune sul motore, altre sulla ciclistica come il forcellone. Penso che nell’attuale MotoGP siamo ad un livello tale per cui anche i piccoli dettagli possono fare una differenza molto grande. La cosa importante è riuscire a mettere tutti questi dettagli in fila e penso che noi ci stiamo riuscendo bene". 

In che modo cambia il comportamento della moto questo forcellone?

"Fa derapare meno il posteriore. Riuscire a fermare prima la derapata del posteriore è quello che permette alla moto di essere un po’ più veloce quando la moto è dritta. Non c’è una differenza così grande rispetto a prima, ma con questo dettaglio sento la confidenza che mi serve per spingere un po’ di più. La moto è come un cerchio, in cui si migliora ogni singolo dettaglio che è collegato. Migliori una cosa come la trazione e migliora anche il cambio di direzione e sono tutte cose che ti permettono di guidare in un modo leggermente diverso rendendoti più veloce. Non è solo merito del forcellone, ma anche di tutte quelle parti che grazie al forcellone nuovo lavorano in modo diverso". 

FORCELLONE CARBONIO KTM LE MANS

Ma ad Austin eri stato anche più veloce.

"E’ meglio essere settimi qui ed avere un ottimo passo, perché noi non vogliamo prenderci un quinto posto in griglia come ad Austin grazie ad un singolo giro. Noi vogliamo magari finire ottavi ma a cinque secondi da chi vince la gara. Questo è quello che cerchiamo di ottenere. E’ bello essere nelle prime due file grazie ad un gran giro, ma sono cose che non ti danno punti". 

Sapevate di poter fare un passo in avanti così deciso qui?

"Avevamo questa mentalità, volevamo ottenere una posizione nei primi dieci qui e con il settimo posto ci siamo riusciti e domani non so cosa succederà. Secondo noi domani sarà asciutta anche la FP3, quindi abbiamo conservato un paio di morbide per tentare il time attack domani, come facciamo sempre. Altri piloti oggi hanno usato alcune gomme in più del normale, quindi forse abbiamo un pelo di vantaggio da questo punto di vista. Ma si tratta comunque di una scommessa, domani magari pioverà". 

Un bilancio positivo rovinato da due cadute.

"Nella prima caduta ho fatto un piccolo errore in ingresso all’ultima curva, ero troppo interno ed ho urtato il cordolo che in quel punto è leggermente più alto, quindi è stato un mio errore. Stavo seguendo Valentino ed in quel momento era più veloce di me in un paio di punti del tracciato, quindi volevo preparare al meglio l’ingresso nel rettilineo ed ho esagerato".

Nella seconda invece?

"Ho avuto un piccolo problema tecnico causato dalla prima caduta che ha causato la seconda caduta. Quando rientri al box con una moto dopo un episodio simile, può capitare di avere un piccolo problema come è successo a me, ma non è assolutamente colpa della squadra. Sapevamo che sarebbe potuto accadere, sono cose che capitano. Alla fine nonostante due cadute, è tutto ok e sto bene. Quindi domani spingeremo ancora".

JOHANN ZARCO 17° MA FIDUCIOSO: "IL GAP RISPETTO AI MIGLIORI SI RIDUCE SEMPRE DI PIU'"

Non è stato un venerdì troppo negativo anche per Johann Zarco, che è riuscito a piazzarsi solo in diciassettesima posizione ma ha trovato dei motivi per essere ottimista in vista delle qualifiche. Il francese ha incassato da poco la strigliata di Pierer, il CEO della KTM che si è lamentato dei suoi risultati ed è determinato a raccogliere in Francia il miglior risultato stagionale.

"Stamattina ero molto soddisfatto - ha dichiarato Zarco -  stavo spingendo al massimo, anche se è stato molto difficile essere veloci. Nel pomeriggio avevamo qualche altra modifica da fare per tentare di fare un passo in avanti, ma non siamo riusciti a migliorare quanto hanno fatto gli altri. Non sono in top ten ed è un peccato perché forse domani pioverà ed al momento non sono in Q2 al momento. La cosa positiva è che siamo molto più veloci rispetto ai test che abbiamo svolto qui e dobbiamo restare concentrati il più possibile per fare un buon lavoro".

Sulla tua moto non c'è il forcellone in carbonio che c'è sulla moto di Pol. Una tua scelta?

"Non ci sono parti nuove al momento, dobbiamo ancora capire bene come utilizzare le parti nuove che abbiamo provato a Jerez. Non volevo stravolgere la moto qui a Le Mans, voglio prima spremere al massimo il potenziale di quello che abbiamo, un pacchetto che non è forse il peggiore ma che di certo non è il migliore che c’è. Difficile raggiungere la performance, ma il gap rispetto a chi è davanti si sta riducendo sempre di più, il che è positivo".

Adesso c'è Bayle al tuo fianco. Quando hai deciso di ingaggiarlo?

"Ho deciso così perché ho preso in considerazione tutto quello che deve affrontare un pilota ufficiale durante un fine settimana di gara. La nostra missione è sviluppare questo progetto che non è al migliore livello possibile ed è abbastanza dura. Quando la situazione è questa, lo stress durante i weekend di gara a volte è troppo perché non riesci sempre ad essere veloce. Ho rivisto quel momento in cui tutti mi avete sentito parlare di questo progetto in un certo modo e questo mi ha fatto capire che avevo bisogno di lavorare su tanti aspetti anche per tenere sotto controllo queste emozioni".

INTERVISTE RACCOLTA DA PAOLO SCALERA A LE MANS

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