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SBK, Furia Davies in Superpole a Imola, battuti Rea e Bautista

Il gallese precede di un decimo il portacolori Kawasaki, mentre lo spagnolo accusa quasi un secondo, 12° Melandri seguito da Zanetti   

SBK: Furia Davies in Superpole a Imola, battuti Rea e Bautista

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Nei primi tre turni di libere non avevamo ancora visto una Ducati davanti al gruppo. La Rossa ha aspettato la Superpole per uscire allo scoperto e piazzare l’affondo decisivo. Merito di Chaz Davies, che al Santerno ha messo in cassaforte la prima pole stagionale.

Di più non poteva aspettarsi il pilota Aruba, rigenerato dal weekend tricolore dopo le difficoltà riscontrate nella prima parte di stagione. Una prestazione di superiorità quella di Chaz, che ha siglato il crono di 1’45”180, soffiando il riferimento della sessione a Johnny Rea (+0.127).

Fino a pochi minuti dal termine era infatti il nordirlandese a comandare il gruppo, poi ecco il colpo di reni del rivale che lo ha costretto ad accontentarsi del secondo crono. Sta di fatto che il Cannibale è lì con i migliori, come ci si immaginava d'altronde dopo tre prove libere da dominatore. Davies e Rea, una Superbike che torna quindi al passato con la sfida tra i due grandi rivali di sempre. A mettere i bastoni tra le ruote al numero sette ci proverà però Alvaro Bautista (+0.901), che scatterà dalla prima fila con il terzo tempo.

Imola è una pista che lo spagnolo deve ancora scoprire nel dettaglio e di conseguenza i nove decimi incassati dal compagno di box confermano quello che è l’apprendistato del pilota Aruba al Santerno. Occhio però a non sottovalutarlo sul passo gara e con gomma usata, dove accusa circa due decimi nel confronto con Rea e Leon Camier che nella scivolata si è procurato la sublussazione della spalla sinistra.

Ad aprire la seconda fila sarà quindi la Kawasaki di Leon Haslam, seguito a soli 26 millesimi dalla Yamaha di un ritrovato Alex Lowes, poi la BMW di Tom Sykes (+1.178, nonostante su questi tre pesi un gap che va oltre il secondo. Stesso discorso anche per Markus Reiterberger, attardato di tre decimi dal compagno con van der Mark e Torres alle spalle.

Per quanto riguarda invece i piloti italiani, turno da dimenticare per Marco Melandri (+2"042). Il ravennate non riesce infatti a trovare quella fiducia necessaria che si aspettava con la Yamaha e il 12° crono a due secondi dall’ex compagno di squadra ne è la dimostrazione. Negli scarichi del romagnolo si piazza poi la V4 Motocorsa di Zanetti, mentre scatterà dalla sedicesima casella Bridewell, che come ricordiamo è stato chiamato all'ultimo a sostituire Eugene Laverty in sella alla Ducati del team GoEleven,  Out invece Rinaldi, vittima di una caduta con tanto di moto andata a fuoco.

  

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