Tu sei qui

MotoGP, Morbidelli: "Vi abbiamo stupito? Questo è il nostro potenziale"

"Il team Petronas è nuovo ma la gente che ci lavora ha tanta esperienza. Il podio? Raggiungibile quest'anno, ma non so se già a Jerez"

MotoGP: Morbidelli:

C’è una semplice parola che descrive alla perfezione Morbidelli: tranquillo. Neppure avere essere in prima fila in MotoGP riesce a scomporlo, con le Yamaha ufficiali alle spalle e il compagno di squadra in pole position.

“È stata una grande giornata, siamo stati entrambi super veloci - il suo semplice riassunto - Fabio lo è stato fin dal primo turno, io mi sono avvicinato sessione dopo sessione. Se ho pensato alla pole? L’ho persa per 82 millesimi, ma alla fine è giusto così perché Quartararo è stato sempre più rapido di me in questi giorni. Non sono troppo stupito, ho un buion team e una buona moto: lavorando sodo possiamo lottare per queste posizioni”.

Eppure questo è un risultato storico per il team Petronas, che si è affacciato alla MotoGP da pochissimi mesi.

Questa squadra si merita certi risultati - afferma Franco - Al suo interno io respiro passione ed energia. È vero che la struttura è nuova, ma all’interno lavorano persone che sono nel paddock da decenni”.

Come Ramon Forcada, il suo capotecnico, spalla di Lorenzo per tanti anni e messo alla porta da Vinales pochi mesi fa. Che il desiderio di rivalsa dello spagnolo giochi un ruolo importante?

“Non lo so, posso dire che lo vedo lavorare con grinta e fame di risultati - risponde - Il desiderio di rivalsa può essere un’emozione positiva per riuscire a dare qualcosa di più”.

Resta il fatto che per il terzo anno consecutivo le Yamaha satellite sono arrivate davanti alle ufficiali in  qualifica a Jerez.

“Non so dare una spiegazione - riflette Franco - Comunque oggi tutte le M1 sono state veloci: Valentino è più lento di pochi decimi e nelle Q2 è stato sfortunato, mentre abbiamo sfruttato la scia di Vinales nel nostro giro migliore. Forse si tratta solo di una casualità”.

Morbidelli non fa nemmeno troppo caso al fatto di avere dato la paga al suo ‘maestro’.

Siamo piloti e ognuno in pista cerca di dare il massimo e fare il proprio lavoro - spiega - Essere amico di Valentino non significa trattarlo in modo diverso. Anzi, i nostri rapporti sono addirittura migliorati da quando corro in MotoGP”.

L'ultima domanda prima di lasciarlo ai festeggiamenti è sulla gara di domani. Partire davanti a tutti è un ottimo trampolino di lancio, ma in 25 giri tutto può cambiare.

"So che quest'anno il podio è un obiettivo raggiungibile, ma non so se sarà possibile già domani - riflette - Senza dubbio con il caldo noi siamo più in difficoltà e sembra che domani le temperature si alzeranno. Bisognerà aspettare, vedere le condizioni e poi sapere reagire".

Articoli che potrebbero interessarti