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Maggio, mese delle rose, delle allergie e del Gran Premio spagnolo di Jerez. Asfalto nuovo - ma non in tutti i tratti del tracciato - per la pista andalusa, che ospita i test invernali ed il quarto appuntamento stagionale 2019.
Nel primo turno di prove libere della classe Moto3, i 4428 metri sono stati baciati da una mattinata di sole e, consultando le previsioni meteo, la pioggia non dovrebbe disturbare prove e gare. Nuove gomme per tutti, con mescole e carcasse inedite portate dal fornitore Dunlop. Colui che sfrutta meglio gli pneumatici, portando in vetta la sua Honda è John McPhee, che sigla il tempo di 1'47”052, con pista libera davanti a sé e nessun avversario da superare.
Secondo crono per Aron Canet con la KTM del team di Max Biaggi, a 147 millesimi da John. Il vincitore di Austin affila le armi, preparando la gara domenicale. Andava forte Riccardo Rossi, prima della caduta; nonostante il ruzzolone, il pilota del team Gresini rimane al terzo posto, il migliore dal suo debutto nel Mondiale.
Dopo l’argentino Rodrigo, il romano Dennis Foggia, disinvolto con la KTM Sky VR46 ed autore di un passo buono per il podio. Il numero 7 ha “fregato” lo scatenato Jaume Masia, pilota focoso ed agitato, che a Jerez vuole essere protagonista.
Toba, Kornfeil, Ramirez e Fernandez fanno meglio di Dalla Porta undicesimo - anche se bisogna dire che Lorenzo non abbia cercato il time attack, stesso discorso per Arbolino, quattordicesimo.
Diciottesimo il turco Can Oncu su una pista che ben conosce, problemi ai freni sulla Honda di Fenati, fermo ai box nel tentativo di cercare una soluzione ottimale. L’ascolano è diciannovesimo. Caduta rovinosa di Migno, fortunatamente Andrea non si è fatto male. Stefano Nepa e Celestino Vietti avevano iniziato bene il turno, poi sono stati riassorbiti dal gruppo.
