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MotoGP, Rossi: “Una curva a mio nome? No, grazie”

A Jerez la Dry Sack intitolata a Pedrosa, "ma io declinerei". Marquez dell'idea opposta, Dovizioso: "mi suonerebbe strano"

MotoGP: Rossi: “Una curva a mio nome? No, grazie”

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Ad Jerez de la Frontera la Curva 6, da questo weekend, è intitolata a Dani Pedrosa. Un modo per celebrare la carriera del tre volte campione del mondo che ha vinto ben 4 volte su questo circuito e non è un caso isolato. L'ultima curva porta il nome di Lorenzo, ad Aragon una quello di Marquez, ma non tutti vorrebbero ricevere questo omaggio.

 “È molto bello che Pedrosa abbia una curva intitolata a lui qui ad Jerezha detto Valentino Rossi - è sempre stato uno dei piloti più veloci in questo circuito, dove guidava veramente bene. Sinceramente non penso mi piacerebbe avere una curva con il mio nome e in futuro se sarà possibile declinerò. Penso che altre nomi portino con sé  una magia rmaggiore ispetto a quello di un pilota.

Di diversa idea Marc Marquez, che ha ricevuto questo onore.

“Se è una curva che ha un significato speciale per te è un piacere che abbia il tuo nome - la sua opinione -  Penso che Jerez sia il posto giusto per intitolare una curva a Dani perché era molto forte qui. Ad Aragon la curva 10 è intitolata a me e ne sono molto contento”.

A fare da “via di mezzo” tra i due campionissimi ci pensa Andrea Dovizioso.

Penso che se accade qualcosa in una curva in particolare, qualcosa di speciale, allora ha senso dare a quella curva il nome del pilota, ma a volte suona un po’ strano sentire il nome di un pilota in una curva - ha spiegato il Dovi - Penso alla curva numero 3 a Phillip Island, che porta il nome di Stoner: c’è un motivo preciso perché lui la faceva in un modo davvero speciale. Nonostante questo, continua a suonarmi strano".

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