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Triumph Rocket III TFC 2019: esclusività su tutto

Ultra premium ed esagerata, la 2.500 cc da oltre 170 CV sarà proposta in soli 750 esemplari

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Molti di noi se la ricordano. Era il 2004. La moto era enorme, esagerata, una sorta di rinoceronte con un motore da ruspa! Il suo nome? Triumph Rocket 3, potente, ricca di coppia, estrema! Oggi, si rinnova, ed entra a far parte del programma Triumph Factory Custom (TFC) con un nuovo motore a tre cilindri da 2.500 cc. Ne saranno prodotti solo 750 esemplari in tutto il mondo, così da renderla ancora più esclusiva. La si riconosce grazie al badge TFC ornato con dettagli dorati e da una piccola placca numerata che trova spazio sul supporto della strumentazione. Con lei, il proprietario avrà uno speciale kit TFC, che include una lettera numerata e firmata dal CEO di Triumph, Nick Bloor. Altro? Certo, un libro personalizzato, uno zaino in pelle marchiato TFC ed un telo copri moto Rocket 3 TFC. Abbastanza per farvi sentire unici!

Estetica rivista, ma non troppo

Sulla nuova Triumph Rocket III TFC, tutto è estremamente curato. Il marchio di fabbrica inglese è confermato, ovvero i doppi fari, qui, rigorosamente a LED. Oltre ai suoi occhi pregiati, c'è anche una esclusiva "veste" per le sovrastrutture in fibra di carbonio, composta da parafango anteriore, coperchi dei terminali di scarico, protezione para calore dei collettori, cupolino, coperchio dell’albero di trasmissione, para tacchi e cinghia serbatoio. Del gran stile (in tutti i sensi!), lo troviamo anche per le ruote in lega, dal nuovo design e dotate di venti razze dal look particolarmente ricercato. Al posteriore poi, c'è un mastodontico "gommone" da 240 mm.

Nessun cavo a vista al manubrio, piatto, e che nasconde tutti i cablaggi al suo interno. La verniciatura è bicolore "carbon black/matt carbon black" decal in lamina satinata, ma non mancano accenti dorati ed un badge 3D Triumph elettro formato. Una moto da single... che all'occorrenza può ospitare un passeggero, con tanto di pedane a scomparsa.

Moderna, ma non troppo

Chiaramente i tecnici inglesi hanno cercato di mantenere un look semi vintage, ma non potevano esimersi dall'aggiornare la moto con un po' di tecnologia. Ecco che dunque arriva una strumentazione TFT a colori di ultima generazione, più completa della precedente. Si può poi scegliere tra due diversi layout e la schermata di avvio è personalizzabile. Non mancano il cornering ABS e soprattutto, visto la potenza in ballo, il controllo di trazione.

Quattro i Riding Mode (Road, Rain, Sport e Rider -personalizzabile-) che vanno ad agire sulla risposta dell’acceleratore e le impostazioni del controllo di trazione. La Rocket III TFC offre di serie il Triumph Shift Assist (cambio senza frizione) e l’Hill Hold Control (blocco delle ruote in partenza in salita). Come detto, l'impianto di illuminazione è completamente a LED, ed i fari anteriori sono dotati di DRL. Dovete... viaggiare? C'è il Cruise Control è di serie, ma non manca l'accensione keyless, i sensori di pressione pneumatici TPMS e la presa di ricarica USB. La moto è poi dotata del modulo di connettività Bluetooth (optional).

Cura dimagrante, da 40 kg!

La Rocket III TFC è più leggera del 15%, ovvero, pesa oltre 40 kg in meno. Merito anche del nuovo telaio in alluminio, che sfrutta il motore come elemento stressato. A frenare l'inglesona, un equipaggiamento di altissimo livello che si avvale di pinze Brembo Stylema (la pomap freno è la radiale Brembo MCS). Non manca una forcella Showa regolabile a steli rovesciati di 47 mm di diametro ed un monoammortizzatore Showa completamente regolabile con serbatoio piggyback dietro. Sono poi previsti numerosi accessori. Che dire, un animale da strada...

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