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Suzuki: un cuore tutto nuovo per una futura crossover

Un brevetto depositato mostra un nuovo motore monocilindrico con equilibratura a "falso-pistone". Sarà l'unità per l'erede della DR Big?

Moto - News: Suzuki: un cuore tutto nuovo per una futura crossover

Battito forte. Da tempo si parla dell'arrivo di quella che sarà l'erede della mitica DR Big, la endurona Suzuki caratterizzata da un motore monocilindrico dalla cilindrata unitaria, nella sua ultima evoluzione rimasta in produzione fino al 1997, di ben 779 cc
Moto che in molti ricordano e che dalla parti di Hamamatsu potrebbero presto ripresentare. Al periodo le chiamavano semplicemente "enduro", oggi sono le crossover (mezzi cioè a loro agio su ogni tipo di percorso), ma in questo caso con la ruota anteriore da 21", che in molti invocano per rinverdire i fasti di un modello molto apprezzato nel passato e che potrebbe ripercorrere la strada tracciata da Honda con la sua Africa Twin, vero best seller anche sull'odierno mercato.

UN MODERNO "BATACCHIO"

Da alcuni disegni relativi ad un brevetto, in casa Suzuki qualcosa sembra muoversi in questa direzione. Un nuovo motore con schema monocilindrico, almeno sulla carta, sembra prendere forma. E' quanto emerge dagli schizzi relativi ad un brevetto che mostra le fattezze di una nuova unità monocilindrica, e dotata di equilibratura con biella ausiliaria (o anche "falso pistone"). Una soluzione che ricorda quanto fatto da Ducati con la sua Supermono in passato, quando l'Ing. Massimo Bordi "tagliò a metà" il motore 851-888, ricavandone un potente monocilindrico a cui però lasciò la seconda biella con la funzione di replicare i modi di vibrare, e relativa equilibratura, di un bicilindrico a V di 90°. Era l'epoca del cosiddetto "Batacchio".
In periodi più recenti, è stata BMW ad utilizzare questo tipo di soluzione, seppure applicata al bicilindrico in linea visto sulla serie F 800 oltre a Yamaha per il motore del suo primo T-Max che però adottava un pistone che in pratica aveva funzione di guida per la biella al posto di una bielletta supplementare.

Il Ducati Supermono con il suo sistema di equilibratura

Suzuki riprende il concetto che, al netto di un ingombro leggermente maggiore del carter, si rivela molto efficace per smorzare le forze in moto alterno del primo ordine, consentendo anche ad un pesante gruppo biella-pistone di poter girare a regimi relativamente elevati, senza l'insorgere di fastidiose vibrazioni. Un cuore dotato - tra l'altro -  di testata monoalbero, quindi molto compatta, e che sembra fatto apposta per il ritorno di una potente endurona, come lo era la DR Big ai tempi.

 

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