Tu sei qui

MotoGP, Marquez re di Austin: "Ma ogni anno c'è qualcosa da imparare"

Marc è imbattuto i Texas: "non importa, bisogna restare concentrati". Lorenzo speranzoso "progressi migliori di quanto si sia visto"

MotoGP: Marquez re di Austin: "Ma ogni anno c'è qualcosa da imparare"

Share


Marc Marquez è semplicemente il re di Austin, un titolo conquistato sul campo: in 6 edizioni del Gran Premio delle Americhe, ha vinto 6 volte, conquistato altrettante pole position e fatto segnare il giro più veloce in gara per 5 volte. Sono i numeri di un dominio che, fino a ora, nessuno è riuscito a contrastare.

Se si aggiunge il fatto che Magic Marquez arriva dalla recente vittoria a Termas de Rio Hondo, è facile capire come sia lui l’uomo da battere, senza se e senza ma. Dovranno essere gli avversari a cercare di mettergli il sale sulla cosa o domenica i record di Marc sono destinati ad aumentare.

“Abbiamo avuto solo poco tempo per rilassarci fra l’Argentina e il Texas, ma sono pronto - dice Marquez - Il Cota è una delle mie piste preferite, gira in senso anti-orario e questi tipi di tracciati si sono sempre adattati bene al mio stile di guida”.

Il campione del mondo, però, non vuole correre il rischio di pensare di avere la vittoria già in tasca. In MotoGP basta perdere la concentrazione per un attimo per trasformare un trionfo in un disastro.

Anche se ho vinto molto qui in passato, lavoreremo come sempre a partire dal primo turno di libere e rimarremo concentrati - il suo piano - Ogni anno, quando arrivi su una qualsiasi pista, c’è sempre qualcosa di nuovo da capire e a cui adattarti”.

LORENZO: "STO FACENDO PROGRESSI ANCHE SE DAI RISULTATI NON SEMBRA"

Se per Marquez tutto sta andando per il meglio, Lorenzo sta invece faticando sulla Honda. I problemi fisici l’hanno condizionato in questa partenza di campionato e qualche errore di troppo ha fatto il resto. Jorge non è però il tipo che si arrende e, anzi, è convinto che la luce in fondo al tunnel sia molto vicina.

Dopo la delusione in Argentina, sono pronto a tornare in pista. I risultati non l’hanno fatto vedere, ma ho fatto buoni progressi nell’ultima gara e sto capendo la moto sempre meglio”  assicura.

Serve però fare un altro passo in avanti e Austin potrebbe essere il luogo giusto.

“Quando c’è grip, mi sento molto forte sulla Honda e io e la squadra abbiamo solo bisogno di più tempo per capire come avere le stesse sensazioni anche quando l’aderenza cala” conclude.

Articoli che potrebbero interessarti