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SBK, Bautista ad Aragon supera la prova del 9

Alvaro vince per la nona volta consecutiva e ripete la striscia 2003 di Neil Hodgson con la 999. Per Ducati è l'affermazione numero 350 nelle derivate, Rea e Davies sul podio

SBK: Bautista ad Aragon supera la prova del 9

Va avanti senza soste né interruzioni la mattanza messa in atto da Bautista, che in SBK ha scombussolato i piani dei rivali, soprattutto quelli del garage verde Kawasaki ufficiale. Il numero 19, rookie della categoria, vince ancora e sono nove su nove, in un dominio indiscusso per la Panigale V4 R del team Aruba, mentre il campione in carica Jonathan Rea ha dovuto sgomitare parecchio per la seconda posizione.

Alvaro era scappato immediatamente, cioè, allo spegnersi del semaforo. Lo spagnolo ha impostato il proprio passo, ripetendo le perfette traiettorie - simili a quelle di una 250GP - aggiungendo qualche derapata da MotoGP, arrivando indisturbato al traguardo, con tempi non replicabili dalla concorrenza.

Per “Bau Bau” è la nona affermazione su nove corse e per la Ducati è la vittoria numero 350 nelle derivate di serie: “weekend speciale per me questo - ha detto il ducatista - spero di aver dato un contributo alla Superbike, non moto popolare in Spagna. Spero che i tifosi continuino a seguire il campionato sino alla fine”.. Bautista, tra l’altro, ripete la striscia di Neil Hodgson, l’inglese che nel 2003 arrivò in prima posizione per nove volte consecutive con la 999. Sino al titolo. Alvaro è sulla stessa strada, quella giusta.

A proposito di inglesi, anzi, di britannici, Il finale di Aragon sembrava un round del BSB, con tutti piloti dell’Isola in lotta per le posizioni del podio: Il Cannibale, Davies, Haslam e Lowes. L’ha spuntata Rea, prendendosi più di un rischio:era il massimo che potessi fare - le parole dell’affaticato e sudato nordirlandese - ho dato tutto quello che potevo”.

Un altro terzo posto per Davies, in ascesa di confidenza con la sua moto, tuttavia non al livello del compagno di squadra:un errore ha condizionato la mia corsa - ha detto il numero 7 - ed il problema di grip ha reso facile la vita a Rea. Sono comunque contento per il terzo posto”.

Alex Lowes ha consumato presto le gomme ed ha perso terreno, cedendo la quarta posizione a Leon Haslam, che non ha fatto favori o complimenti al compagno di garage Rea. A completare un gruppo di anglosassoni, ecco Eugene Laverty, sesto. Si è difeso con le unghie l’indipendente Jordi Torres, ottimo settimo con la Ninja Pedercini; lo spagnolo ha battuto i più quotati Van Der Mark, Rinaldi, Cortese e Melandri, quest’ultimo ancora in difficoltà nella guida della sua R1.

Ha fatto il gambero Tom Sykes, autore di un bello scatto, ma solo dodicesimo nel finale; le Honda Fireblade di Camier e Kyionari si sono fatte strappare da quasi tutte le moto rivali l’adesivo HRC dalle carene delle CBR ufficiali. Solo Reiterberger ha finito dopo di loro.

Classifica piloti: Bautista 186, Rea 147, Lowes 100. 

 

LA CRONACA - Prima curva a sinistra ad imbuto, Bautista, Rea e Davies ci si infilano per primi, Lowes è quarto, Sykes quinto con la BMW. Partito meglio Jordi Torres rispetto a Leon Haslam, entrambi su Kawasaki.

Nel secondo giro, con Bautista già in vantaggio di tempo e metri, il duello è tra Davies, Rea, Lowes e Sykes, con un gruppo compatto di 10 piloti racchiusi in un fazzoletto. Laverty e Melandri ai ferri corti per l’ottavo posto, Cortese chiude il plotone.

Bautista è in fuga solitaria, a Rea, Davies, Lowes e Sykes resta la possibilità di salire su un gradino del podio: questi piloti con Leon Haslam e Laverty si alternano in terza posizione per ripetuti passaggi di gara due.

Haslam e Rea sono i due rivali più accesi, Davies è secondo, Lowes terzo, i due piloti Kawasaki si contendono il quarto posto. Van Der Mark e Melandri in top ten, si ritira Razgatlioglu.

Vanno forte Jordi Torres e Michael Ruben Rinaldi, rispettivamente su Ninja e Panigale indipendenti. Rischia Rea, che attacca Lowes e Davies, ma Chaz ed Alex rispondono, lasciando Johnny quarto.

A sette giri dal termine, Alvaro è imprendibile, Davies è secondo, con Rea e Lowes alle calcagna, Haslam tiene il passo.

Infatti Leon supera Rea, con l’obiettivo di prendere la Ducati numero 7; il Cannibale ribadisce torna terzo, Davies è per lui a pochi metri. Ultimo giro, Bautista vince e sono nove su nove. Rea passa ancora Davies e scappa. Sul podio vanno Rea, che riesce a battere Davies, con Haslam quarto.

 

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