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SBK, Bautista semina il panico ad Aragon, Rea incassa 1 secondo!

Nel turno inaugurale lo spagnolo precede Lowes e il Cannibale della Kawasaki, 4° Davies seguito da Haslam, Laverty e Sykes, 14° Melandri

SBK: Bautista semina il panico ad Aragon, Rea incassa 1 secondo!

La FP1 del venerdì mattina ha alzato il sipario sul fine settimana di Aragon. La Superbike sbarca infatti in Europa, dove cambiano i tracciati, ma non la musica, la quale rimane sempre la stessa. Già, perché nella sessione inaugurale Alvaro Bautista si è preso nuovamente tutti i riflettori. Il crono di 1’49”692 consegna infatti al portacolori Aruba il riferimento del turno, mettendo così in riga la concorrenza.

Una vera e propria prova di forza per il pilota Ducati, unico in grado di scendere sotto il muro dell’1’50”, avvicinandosi a soli tre decimi dal giro record in Superpole. Siamo solo alla FP1, dove il termometro segna 12 gradi e l’iberico ha già mandato un segnale ben chiaro.

A dir poco imbarazzante infatti il distacco di oltre un secondo rifilato al primo degli inseguitori, ovvero Alex Lowes (+1.127). Il britannico della Yamaha archivia la sessione col secondo crono, precedendo di soli 22 millesimi la Kawasaki di Johnny Rea. Come si immaginava, quell'ultimo settore è il punto chiave in cui la ZX-10RR e le altre moto accusano in termini di competitività dalla Panigale V4, che fa valere la potenza del motore nel rettilineo.

Rimanendo in casa Ducati, spicca nei piani alti la Rossa di Chaz Davies, finalmente con i migliori dopo i primi due round anonimi. Il gallese, che due settimane fa ha svolto dei test sulla pista di Aragon assieme al compagno, è riuscito a mandare segnali di vitalità, agganciando la quarta pizza davanti alla Kawasaki di Haslam. Occhio però al distacco rimediato, per l’esattezza 1.228.

Notizie positive giungono anche da Eugene Laverty, sbarcato in Spagna con l’obiettivo di riscattare la cocente delusioni thailandese. La Ducati del portacolori GoEleven  spicca infatti in sesta posizione, mentre soltanto quindicesima quella di Michael Ruben Rinaldi, protagonista di una mattinata in ombra. Difficoltà anche per Marco Melandri, che archivia la FP1 in 14^ piazza con oltre due secondi e mezzo dalla vetta. Per il momento il 33 non è ancora riuscito a trovare la giusta via. 

Tornando ai primi dieci chiamati a rincorrere Sykes e van der Mark, rispettivamente settimo e ottavo, mentre chiudono la top ten Cortese e Torres. In fondo al gruppo le Honda di Camier e Kiyonari, col britannico ancora alla ricerca del giusto stato di forma.


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