Tu sei qui

MotoGP, Petrucci: "Oggi ero io il pollo al tavolo da poker"

Danilo 6° a Termas: "Quando quelli che giocano con te hanno vinto tanti titoli e gare, è difficile fregarli. Oggi sentivo il profumo del podio e ci ho provato"

MotoGP: Petrucci: "Oggi ero io il pollo al tavolo da poker"

Danilo Petrucci è soddisfatto a metà del risultato di oggi. Ha ripetuto il sesto posto del Qatar, ma questa volta è stato forse molto più concreto e solo negli ultimi cinque giri ha perso contatto con un podio che per buona parte della gara sembrava assolutamente alla sua portata. Partendo dalla decima casella in griglia di partenza, questo sesto posto non può considerarsi un cattivo risultato ma le ambizioni di Danilo sono di altro tipo.

"Come sempre se non ti qualifichi bene all’inizio è difficile, e qui sono partito solo decimo. Dopo sono stato in grado di recuperare - ha commentato Danilo - avevo un buon passo e quando ho sentito l’odore del podio ho pensato di provarci, ho pensato che magari avrei potuto raddrizzare un weekend difficile. Però per raggiungere quelli davanti ho spinto tanto e quando li ho raggiunti pensavo che anche loro fossero un po’ in difficoltà. Ma in realtà ero io quello in difficoltà dopo tre giri con loro".

Pensavi di essere messo meglio per gli ultimi giri insomma.

"Si, quando li ho presi loro hanno iniziato a spingere e a cinque giri dalla fine e non sono riuscito a restare con loro. Tante volte quando al tavolo da Poker non capisci chi sia il pollo, quello vuol dire che sei tu il pollo! Avevo spinto tanto per raggiungerli, ma alla fine non ne avevo per stare con loro e poi mi ha raggiunto Rins, poi anche Jack".

Per essere un tavolo da Poker, è parecchio difficile con quei mastini. 

"E’ un tavolo da poker dove ci sono diversi mondiali, diverse vittorie. Io invece non ho né l’uno né le altre, quindi per me è difficile lottare con loro. Come ho detto, è difficile fregarli. Anche quando sembrano in difficoltà hanno sempre un po’ più di esperienza, diciamo di margine. Io invece quel margine non ce l’ho, anche perché spesso devo recuperare da dietro. Però sono soddisfatto perché tolto Marquez, che qui ha fatto un altro lavoro, sono contento di come è andata, volevo di più ma mi sento che sto guidando meglio".

Il problema resta in ogni caso il consumo gomma posteriore?

"Certo il punto è quello. Sto cercando il modo di guidare per consumare meno la gomma, però qui era particolare. Ci sono curvoni lunghi in accelerazione, c’è un asfalto con poco grip che non aiuta. Qui si vedevano derapate dappertutto, gomme che fumavano e infatti in tanti mi passavano in uscita dalla 6, verso la curva 7. Il punto dove io dovevo stare attento a non esagerare".

Non se ne viene a capo.

"Il problema è che usiamo molto la gomma posteriore, la spremiamo tanto sia in uscita che in ingresso di curva perché perdiamo tanto a centro curva e dobbiamo recuperare. Quando riusciamo a frenare forte e accelerare forte va tutto bene, ma quando iniziamo a perdere trazione al posteriore diventa difficile fermare la moto. Ieri ne abbiamo avuto la conferma e dopo abbiamo trovato un buon compromesso. Io devo stare attento al consumo della gomma posteriore. Se prendi ad esempio Jack e Rins, loro derapano molto ma pesano meno di me. Io peso di più e se lascio scivolare di più la gomma, la consumo molto prima. Da un certo punto di vista ho un vantaggio, perché essendo più pesante riesco ad alzare prima la moto in uscita di curva. Però questo vale non sempre".

In definitiva il bilancio è buono?

"Si, ieri ero molto più in difficoltà, poi pensavo che in gara avrei dovuto passare molti piloti ed ero preoccupato. Invece alla fine non è andata male, mi è sfuggito il quarto posto nel finale ma partendo da decimo va bene. Non mi ha regalato niente nessuno, quindi mi va bene così. Devo migliorare su alcuni punti di vista, come la gestione gara. Certo, partire più avanti in griglia mi avrebbe aiutato".

Dell'incidente tra Vinales e Morbidelli cosa hai da dire?

"Almeno questa volta non ero in mezzo al casino! (ride, Ndr) Non è stata colpa mia quello che è successo, non ho toccato nessuno e questa volta non ho dovuto fare una lunga camminata verso la Race Direction. Mi hanno toccato tante volte, sia Morbidelli che Miller, ma con Jack siamo davvero ottimi amici quindi più ci tocchiamo più siamo contenti! La settimana prossima andiamo anche a fare del cross assieme a Dovizioso e Miller. Per me è stata una gara molto corretta penso sia piaciuta molto ai tifosi. Mi dispiace molto per Maverick e Franco, ma io ero davanti e non ho nulla da rimproverarmi per quello che è successo tra loro".

Articoli che potrebbero interessarti