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MotoGP, Dovizioso: "Felice del podio, meno per le gomme"

"Le ho conservate tanto ma sul finale non mi hanno permesso di essere veloce, quando Vale mi ha passato non riuscivo a stargli dietro"

MotoGP: Dovizioso: "Felice del podio, meno per le gomme"

Da buon calcolatore, Andrea Dovizioso non può che esultare. Un terzo posto in un tracciato come quello di Termas de Rio Hondo vale infatti tanto, al termine di una gara dove il forlivese è stato costantemente tra i più veloci, e dove l’unico rammarico è la sconfitta nel duello finale a tinte azzurre contro Rossi.

“Sono contento per il podio, se guardiamo al passato sedici punti sono ottimi – spiega Dovi - anche se potevano essere venti. Non mi è piaciuto come si sono comportate le gomme: nonostante le abbia conservate tanto non mi hanno permesso di fare sul finale dei tempi sufficientemente veloci per staccare Vale. Sono riuscito a fare selezione ma mi aspettavo di più: va bene comunque, è bello conquistare un podio in una pista dove di solito soffrivamo, ed essere scontenti per un terzo posto è positivo”

Dovi si sofferma sul duello con il 46, ma dimostra una volta di più la sua saggezza nell’analizzare l’intero weekend e l’intero campionato

“Vale è stato bravo a restare con me, mi ha potuto studiare e quando mi ha passato non sono riuscito a restargli dietro. In generale non posso che essere contento: l’anno scorso ho finito sesto – puntualizza -  grazie a cadute ed errori, e sono stato un secondo di passo più lento, oggi abbiamo centrato il nostro obiettivo ossia il podio. Non devo farmi prendere dalla foga, ma lavorare e rimanere lucido per capire quando lottare per la vittoria e quando per il podio”.

Il dato importante è il miglioramento della Ducati in quel di Termas, un tracciato risultato spesso ostico

“Siamo migliorati sotto il profilo della stabilità, ed anche in frenata. È più facile ripetere giri veloci – racconta - cosa che ti trasmette buone sensazioni e ti permette di lavorare sulle gomme ed arrivare pronto alla gara. Il nostro DNA rimane lo stesso: siamo forte in accelerazione quando c’è aderenza, mentre quando questa cala gli altri sono più performanti a centro curva”.

Chi ha fatto meglio di Dovi (e di tutti) è Marquez, ma il forlivese non si preoccupa.

“Il distacco che ci ha dato Marc è importante, ci ha dato dieci secondi ma potevano essere di più, ma in passato è successo lo stesso quindi non mi sembra più preoccupante del solito. La sua fuga? Noi siamo andati più piano del previsto – analizza - mentre lui ha mantenuto il ritmo. Non è facile prevedere cosa accadrà in gara, ma oggi non c’era nulla da fare”.

Non resta che pensare al futuro ora, ossia ad Austin.

"Dobbiamo restare concentrati in questo modo ad Austin, dove conquistare un podio equivarrebbe ad una vittoria. Tutto il weekend siamo stati veloci il che significa che il pacchetto è performante, cosa che porteremo negli Stati Uniti: vedremo che condizioni troveremo sotto tutti i punti di vista, abbiamo tanti dati da studiare”.

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