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MotoGP, Petrucci: "Meglio essere pronto alla lotta che veloce"

Danilo in Argentina vuole rifarsi dalla delusione del Qatar: "Termas è una pista che mi piace e ora ho imparato la lezione"

MotoGP: Petrucci: "Meglio essere pronto alla lotta che veloce"

In MotoGP essere veloci è fondamentale, ma non è detto che basti. Lo ha scoperto sulla proria pelle Danilo Petrucci, arrivato in Qatar tra i favoriti dopo gli ottimi test invernali e tornato a casa per nulla contento. Il ternano, alla sua prima gara in una squadra ufficiale, ha imparato una lezione che potrà essergli molto utile già a partire dal GP di Argentina che si correrà domenica.

Terrò a mente il fatto di dovere essere più pronto alla battaglia invece di pensare solamente alla velocità pura” è il riassunto del ternano.

Ma cosa è successo a Losail?

Fondamentalmente ho commesso due errori - spiega Danilo - Il primo è stato sbagliare la scelta della gomma anteriore, non è stata una gara particolarmente veloce ma il mio vero limite è stato quello di non riuscire a superare e difendermi, perché ero in difficoltà in frenata. Inoltre, ho fatto veramente una brutta partenza e ho dovuto sfruttare troppo lo pneumatico posteriore per recuperare posizioni”.

Con certe premesse, il 6° posto è stato il logico risultato.

Dopo la gara ero un po’ arrabbiato - confessa - Non posso essere soddisfatto di com’è andata, ma resta il fatto di essere stato con migliori tutto il fine settimana e questo mi dà ancora più motivazioni”.

Che vuole sfruttare al meglio a Termas de Rio Honda, un circuito in cui, in passato, non ha mai particolarmente brillato.

“È una pista che mi piace anche se qui non mai ottenuto molto, a volte per sfortuna e a volte per errori - spiega Petrucci - Il mio obiettivo è sempre quello di lottare con i migliori, stare nei primi 5. A Termas è difficile fare previsioni perché il meteo è molto variabile, ma mi aspetto Honda e Suzuki molto veloci”.

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