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SBK, Rea: "Ducati ha troppo vantaggio, così è difficile"

"Siamo chiaramente svantaggiati e venti cavalli in più non si trovano magicamente. Il contatto? Un normale sorpasso di gara, ero all'interno"

SBK: Rea: "Ducati ha troppo vantaggio, così è difficile"

Un inizio di stagione così Jonathan Rea forse nemmeno se li ricordava più, ma ciò che conta è che ora è lui a dover inseguire. Deve inseguire Alvaro Bautista, che anche oggi ha messo le proprie ruote davanti a quelle del nordirlandese, che dal canto suo non ci sta e racconta come (secondo lui) stanno le cose.

“Il mio pacchetto mi ha trasmesso le migliori sensazioni possibili - apre -  ma alla fine non c’era ragione di spingere sino al limite, ho pensato di gestire la situazione per conquistare venti punti. Se guardi la gara capisci la situazione: sono fiero del mio sforzo e del livello raggiunto, ma sfortunatamente il risultato non rispecchia tutto ciò. Ducati ha troppo vantaggio”.

Johnny spiega meglio il concetto, puntualizzando che non si tratta di una lamentela

“Il punto focale è la potenza. È facile vederlo sul dritto, ma lo si nota anche tra una curva e l’altra. Non voglio lamentarmi, sono contento del mio team e della mia moto, ma è chiaro che siamo svantaggiati e non possiamo trovare magicamente venti cavalli”.

Un altro tema di giornata è il contatto tra il numero uno e il 19, che Rea classifica come contatto di gara

“E’ stato un contatto di gara. Lui mi ha passato e io cercato l’interno avendo lo spazio: sul finale della curva c’è stato un contatto ma è normale. Un sorpasso da motocross? È un normale sorpasso, nelle gare della Superbike ci sono questi tipi di passaggi, per me non c’è nulla di strano. Ero all’interno, non sono apparso dal nulla, il contatto non era ovviamente previsto ma non credo meriti altre parole”.

Ora c’è da pensare a domani, dato che vi sono ancora due occasioni per risalire la china

“Per domani possiamo leggermente migliorare in alcune aree, e nella gara sprint spingendo al massimo dal primo all’ultimo giro si può arrivare davanti. Farlo per venti giri sarebbe troppo rischioso, in ogni caso cercherò di rendere la vita più dura possibile ad Alvaro”.

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