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SBK, Melandri amareggiato: “Difficile fare risultato correndo così”

Yamaha "ballerina" per Marco a Buriram: “Conosco il problema ma qui non possiamo risolverlo", il contatto con Haslam: “ Sono cose che succedono”

SBK: Melandri amareggiato: “Difficile fare risultato correndo così”

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Non nasconde la sua delusione Marco Melandri. Al termine di Gara 1, chiusa con un sesto posto ad oltre 18 secondi da Alvaro Bautista, il portacolori della Yamaha GRT non può fare altro che prendere atto di una situazione che al momento non gli lascia molte possibilità. Neanche per le gare di domenica.
Il problema è quello emerso già dalle prove: una moto imbizzarrita che Marco fatica a gestire sui lunghi rettilinei del Chang dove la R1 mostra degli ondeggiamenti, non consentendo al pilota di esprimere il suo potenziale. Il che non lascia molto da dire in vista di Superpole Race e Gara 2.

Come da previsione - esordisce un amareggiato Melandri - oggi è andata male. Sapevo che non avremmo risolto i nostri problemi. Questo weekend dobbiamo pensare solo a portare a casa dei punti cercando di fare il massimo, anche perché fare i rettilinei a metà gas e non riuscire a frenare perché ti si aprono le pastiglie rende difficile, molto difficile, riuscire a poter fare di più.

Un comportamento della Yamaha che ricorda quanto già visto lo scorso anno in sella alla Ducati: ”Infatti poi lo scorso anno siamo riusciti a risolverlo. Sappiamo perciò da cosa dipende il problema e cosa serve per rimediare, cercheremo di fare meglio dalla prossima gara perché al momento è difficile fare di più. Non è un problema legato al setup ...

In gara, dopo una partenza non proprio azzeccata, c’è stato un recupero sulle posizioni davanti:“All’inizio ho fatto qualche giro buono ma il problema è che poi da metà gara in avanti diventava sempre più difficile - spiega Marco - dovevo fare praticamente i rettilinei senza respirare per cercare di tenere la moto ferma in piedi sulle pedane. Non si può pensare di fare il risultato correndo così, e per domani mi aspetto una gara simile a quella di oggi.

Per quel che riguarda il contatto avvenuto nel duello con Leon Haslam, quando mancavano  4 giri al termine della gara, per Marco è stato un normale contatto di gara: “Non l’ho proprio visto - chiarisce - credo che sia una cosa che succede tante volte.

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