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SBK, Bautista piega Rea a Buriram, è Ducati Power!

Alvaro rischia la caduta dopo un contatto con Johnny, ma poi recupera e trionfa, per la Rossa quarto centro, sul podio Lowes, a terra Davies 

SBK: Bautista piega Rea a Buriram, è Ducati Power!

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Il finale è lo stesso di tre settimane fa in Australia, anche se la trama è stata ben diversa. Già, perché questa volta non ha fatto il vuoto dopo poche tornate anzi, è stato pure costretto a recuperare. La sostanza però non cambia, dal momento che Alvaro Bautista e la Ducati si rivelano ancora una volta protagonisti, conquistando Gara 1 a Buriram.

Johnny Rea ha cercato di spezzare il dominio rosso, provando tra l’altro a sfruttare un contatto con lo spagnolo che aveva costretto Alvaro a perdere preziosi secondi e anche una posizione a favore della Yamaha di Alex Lowes. Nulla di grave però per il portacolori Aruba, il quale non si è perso d’animo e si è rimesso subito a caccia del Cannibale. Gli sono bastate poco più di tre tornate per colmare il gap e sferrare l’attacco vincente che gli consentisse di riprendersi la leadership, senza più farsela sfuggire.

A Rea non è rimasto che tirare i remi in barca e accontentarsi del secondo posto. Ancora una volta la Panigale V4 e lo spagnolo si sono rivelati un connubio vincente, senza che nessuno potesse mettere i bastoni tra le ruote. Occhio però a non fare di tutta l’erba un fascio, dal momento che dall’altra parte del box il morale è diverso. Per maggiori informazioni rivolgersi a Chaz Davies, finito a terra in curva tre a dodici giri dalla fine e arrivato quindicesimo al traguardo davanti alla wildcard Warokorn. E che dire poi del ritiro di Laverty, vittima di una scivolata all’ultima curva che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.

A parte Bautista, l’altra Ducati che ha visto la bandiera a scacchi è stata quella di Michael Rinaldi, autore dell’ottavo posto davanti alla BMW di Tom Sykes, la cui gara si è rivelata in ombra. Per la moto tedesca il cammino della crescita è ancora lungo da seguire, in attesa che arrivi il prossimo ste del motore.

Tornando ai piani alti della classe, sorride finalmente Alex Lowes, al primo podio stagionale. In Australia Melandri gliel’aveva soffiato all’ultima curva, questa volta nessuno è stato in grado si rovinargli i piani. Chi invece rimane giù è Michael van der Mark, mentre alle sue spalle Leon Haslam vince il testa a testa con un Marco Melandri, in difficoltà con continui sbacchettamenti della sua R1, tanto che a quattro giri dal termine è pure arrivato al contatto con Leon in pieno rettilineo.

A chiudere la top ten è quindi la Kawasaki di Razgatlioglu, 13^ la Honda di Camier seguita dalla BMW di Reiterberger, in fondo Delbianco. Out Kiyonari.

 

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