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MotoGP, Marquez: "Io e Lorenzo siamo come il giorno e la notte"

Marc ha dominato oggi a Losail: "Jorge mi ha sorpreso. Noi abbiamo fatto un grande passo in avanti, domani lavorerò con calma per la gara durante la FP3"

MotoGP: Marquez: "Io e Lorenzo siamo come il giorno e la notte"

Marc Marquez nella prima giornata di prove a Losail non si è limitato a battere tutti. Oggi il campione del mondo in carica è arrivato ad un passo dall’umiliare i propri rivali in pista. Nella seconda sessione della giornata lo spagnolo ha infatti demolito il record della pista, che apparteneva a Johann Zarco. Il francese aveva però segnato il suo record durante le qualifiche del primo Gran Premio della scorsa stagione, mentre oggi a Marquez è bastato trovarsi in FP2 per limare tre decimi di secondo a quel riferimento, arrivando ad infliggere distacchi molto pesanti a tutti i diretti rivali.

Lo spagnolo ha lasciato Vinales, il più vicino tra gli inseguitori, a quasi mezzo secondo. Peggio è però andata a Dovizioso, che in questa prima giornata ha accusato un distacco di quasi nove decimi da Marquez. Ritardo che sale ad un secondo per Jorge Lorenzo e addirittura a 1,7 secondi per Valentino Rossi, che nella prima sessione era riuscito a brillare.

Non sembra dunque che la spalla operata a dicembre rappresenti un problema per Marquez, determinato a mettere in chiaro sin da subito le proprie intenzioni in questo campionato.

"Un gran tempo, ma l'ho fatto anche grazie all’ottimo riferimento che era Vinales in quel momento - ha sottolineato Marquez -  che a sua volta stava facendo un gran tempo. Un risultato importante perché penso che ci permette di stare già in Q2, ma è sempre venerdì, non era fondamentale stare davanti. Magari questo ci permetterà domani di lavorare un po’ di più per la gara, una situazione in cui soffriamo un po’ di più. Ma soffriamo bene, nel senso che pur essendo una pista su cui facciamo fatica, siamo vicini ai ragazzi più veloci che sono Maverick e Dovizioso".

Oltre a loro, chi ti ha colpito di più oggi?

"Forse Jorge. Ha iniziato molto bene, in FP1 era davanti e questo significa che sente bene la moto. Quando inizi la prima sessione davanti, vuol dire che sei a tuo agio, che stai lavorando bene, quindi penso che sarà molto veloce anche domani".

Adesso conosci meglio il suo metodo di lavoro. E' molto diverso rispetto al tuo?

"Io e Jorge siamo come il giorno e la notte. Almeno nel modo in cui guidiamo la moto. Io lo faccio in un modo e lui lo fa nel modo esattamente opposto. Io sono aggressivo - ha spiegato -  mentre lui è molto dolce. Lui riesce ad essere molto veloce in alcune curve, mentre io lo sono in altre. Abbiamo bisogno di tempo per capire, io guardo i suoi dati, lui guarda i miei. Con il tempo capiremo tante cose".

Se si riuscisse a mixare i punti forti tuoi e suoi , che razza di tempo sul giro uscirebbe fuori?

"Impossibile, perché se hai l’assetto di Jorge non puoi essere aggressivo come faccio io e lo stesso al contrario. Ma è interessante, perché anche Cal e Takaaki hanno altri due stili diversi, quindi questo è molto utile anche per la Honda".

Sembra che la Honda abbia messo assieme una gran moto per questa stagione.

"Si abbiamo chiuso il gap con la Ducati sulla velocità massima. Ci abbiamo lavorato duro in inverno e abbiamo tanta potenza, ed è importante essere vicino alle Ducati da questo punto di vista. E’ stata una cosa che abbiamo cercato di realizzare per tanto tempo e alla fine ce l’abbiamo fatta. Però dobbiamo ancora lavorare sull’anteriore, non siamo ancora dove mi piacerebbe. Ma è normale, è una moto da corsa, si deve sviluppare, cambia continuamente. Però abbiamo fatto un passo in avanti importante rispetto ai test, dove faticavo di più. Penso che la gara sarà lunga ed è lì che dobbiamo lavorare per tenere un buon passo".

Anche tu sembri in ottime condizioni fisiche, i problemi alla spalla ormai sono alle spalle.

"Riguardo la mia condizione fisica, l’ho già detto ieri. Mi sento pronto per affrontare la gara. Magari non sarò proprio al 100%, perché durante l’inverno ho lavorato in un modo leggermente diverso rispetto al passato, ma mi sento pronto per guidare la moto e questo va già bene. Poi è importante non avere più dubbi su me stesso, perché così posso concentrarmi per migliorare la moto".

Hai detto che pensi di dover migliorare ancora. Questo vuol dire che non hai spinto al massimo oggi?

"No, io spingo sempre al massimo. Mi piacerebbe poter correre in modo più tranquillo e riuscire lo stesso a girare in 1'53 o in 1'54 basso, ma non è così! Ho girato spingendo al massimo, come tutti i rivali. La moto è migliorata dal punto di vista della potenza, ho buone sensazioni anche riguardo i passi in avanti con l’assetto della moto. Ma nonostante questo, la filosofia resta quella della passata stagione. Quando ci sarà da soffrire soffriremo, quando potremo attaccare lo faremo. Questa pista è una di quelle in cui io soffro particolarmente, è difficile per me. Adesso siamo sulla strada giusta, ma come ho detto, oggi è solo venerdì e in campionato siamo tutti a zero punti. Il giorno importante è domenica".

Riguardo l'orario del Gran Premio avete deciso qualcosa? Sembra che la maggioranza voglia partire alle 19.

"La maggioranza dei piloti preferirebbe correre alle 19. Se guardiamo le condizioni oggi, erano perfette, ma ad esempio ieri faceva molto freddo. Non so, sembra che in ogni caso si correrà alle 20. L’anno scorso era alle 19 e magari l’anno prossimo si tornerà a correre a quell’ora, ma quest’anno sarà così. Abbiamo spinto, tutti l’abbiamo fatto, ma ci hanno detto ‘oggi siete stati veloci, non ci sono stati incidenti…’ ma oggi era una bellissima giornata...". 

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