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MotoGP, Rossi: "Aumentano gli anni ma non le certezze"

"L'esperienza non serve prima di partire e devi saperti adattare alle nuove moto. Questo è il campionato più livellato che ricordi"

MotoGP: Rossi: "Aumentano gli anni ma non le certezze"

Nella conferenza stampa inaugurale del GP del Qatar Rossi e Quartararo sono fianco a fianco, anche se a dividerli ci sono 20 anni sulla carta di identità. “Stavo proprio dicendo a Fabio che potrebbe essere mio figlio, non è che sia una cosa che mi piaccia troppo” se la ride Valentino, lamentandosi sul fatto che “non c’è più rispetto per gli anziani” per il posto al lato del tavolo.

Battute a parte, il Dottore non sembra risentire minimamente del peso degli anni e ha ancora lo spirito di un ragazzino al fatidico primo giorno di scuola. Però ha anche un grande bagaglio di esperienza a cui attingere.

Però serve a poco, prima di partire non puoi mai avere certezze - spiega - Vale per tutti i piloti, è così anche dopo i due mesi di pausa invernale, quando risali in moto non sei neppure sicuro di sapere ancora guidare. Da questo punto di vista l’età non conta nulla, devi sempre continuare a lavorare sulla tecnica di guida che è importante quanto il setting della moto. Dopo tanti anni devi diventare più moderno”.

Il nuovo coach, Gavira, ti aiuta sotto questo aspetto?
È diverso da Cadalora, che era più concentrato sulla tecnica della moto, Idalio è più focalizzato sulla guida. Effettivamente più passa il tempo più devi adattarti ai cambiamenti delle moto, perché diventano più facili da guidare ma contemporaneamente il limite si alza, ti permettono di andare sempre più forte. Per esempio, ti puoi abituare a guidare in un certo modo per compensare a certi difetti di una moto, ma poi lei migliora e fai delle manovre inutili. Poi c’è un altro aspetto importante nel nostro lavoro”.

Quale?
Idalio è una persona che ti motiva e a una certa età è bello avere al tuo fianco qualcuno che ti sproni. Sono sicuro che riuscirò a fare un bel lavoro anche con lui, nei test mi sono trovato bene, ma non avevo dubbi perché tutti i piloti dell’Academy erano innamorati di lui”.

Quindi sei pronto per partire?
Sono molto curioso di vedere come andrà in un vero fine settimana di gara. Nell’ultimo giorno di test qui in Qatar ero riuscito a tenere un bel passo ed ero stato veloce anche sul giro secco, direi che partiamo da una base discreta”.

Che idea ti sei fatto dei valori in campo?
Mi sembra che vadano tutti molto forte, sulla carta non ho mai visto un campionato così livellato. In questo momento ci sono 4 costruttori diversi che possono lottare per il titolo: i piloti ufficiali mi sembrano tutti a posto, a partire da noi, passando per Ducati, Honda e Suzuki, inoltre non dimentico piloti come Morbidelli, Crutchlow, Quartararo e Bagnaia. Vedete? Ne ho già citati una decina”.

Come si affronta una competizione così impegnativa?
Pensando solo a se stessi, facendo il massimo ed essendo consapevoli che magari in una gara puoi essere sul podio e in quella successiva ritrovarti a lottare per un 7° posto. Non credo che basterò una sola gara per capire il livello di ognuno, anche perché, con le Michelin, le diverse piste possono influire molto sulle prestazioni delle varie moto”.

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