Tu sei qui

MotoGP, Qatar: la prima battaglia per il trono di Marquez

L'ANALISI DEI PASSI - I test hanno dato indicazioni interessanti e la Ducati è stata la migliore pretendente, guai a sottovalutare Yamaha e Rins

MotoGP: Qatar: la prima battaglia per il trono di Marquez

Chi è il favorito per il GP del Qatar? È la domanda che terrà banco per tutta la settimana di avvicinamento alla prima gara, perché i test invernali hanno dato molte indicazioni ma poche certezze. Del resto, sono i piloti per primi ad avvertire che i risultati delle prove devono sempre essere presi con le pinze e che solo domenica alle 20 (le 18 in Italia) si vedranno i veri valori in campo.

Detto questo, qualcosa si è perlomeno intuito e, al momento, il gruppo che punta al podio sembra essere quanto mai nutrito. In teoria, poi, c’è sempre un favorito di diritto, che è il campione del mondo in carica, cioè Marc Marquez, che ha dimostrato più volte di avere le spalle ben larghe per affrontare ogni difficoltà, anche se questa volta una non sarà in perfetta forma. Inoltre la pista di Losail non ha mai favorito la Honda che in 15 edizioni del GP ha vinto solo 3 volte, l’ultima nel 2014 proprio con Marc, che però l’anno scorso ha perso di un’incollatura su Dovizioso.

Questo ci porta alla Ducati che con Andrea, l’anno scorso è tornata alla vittoria, dopo tanti piazzamenti. Inutile negare che, nei test, la simulazione di gara più interessante l’abbia messa sul piatto la Desmosedici, ma con Petrucci.

Guardare i cronologici e Danilo per i primi 11 giri e vedrete è stato tranquillamente in 1’55”, poi si è messo davanti Dovizioso che però aveva dei problemi: dopo 4 giri è rientrato ai box e il ternano si è rimesso a girare nei suoi standard. Se ‘carta canta’, Petrucci ha un ottimo biglietto da visita con cui presentarsi in Qatar.

'Carta Canta': Ducati e Petrucci (ma anche Dovi) i favoriti

Il Dovi ha tenuto il passo del compagno di squadra per poi fermarsi per non meglio specificati problemi, il che dice tanto anche sulla sua competitività.

Basterà ad annichilire Marquez? Difficile dirlo, perché lo spagnolo della Honda non sarà in perfetta forma e la sua RC213V non amerà in particolar modo la pista di Losail, ma dai suoi tempi non sembra che nessuno dei due rappresenti un problema insormontabile.

Alla Honda Losail non piace, ma Marquez è imprevedibile

Marc non ha fatto una vera e propria simulazione di gara, ma i suoi long run sono stati convincenti e, se il fisico reggerà l’intera distanza di gara, sarebbe ingenuo non pensarlo tra i migliori. C’è poi Lorenzo, che era in condizioni fisiche ben peggiori a causa dell’operazione allo scafoide. Per lui uscite molto brevi (massimo 5 giri) e un ritmo convincente, anche se la sua situazione è più criptica.

Se Ducati e Honda sono ormai una sicurezza, anche Yamaha si è messa in luce. Sul giro secco Vinales si è imposto, ma non si è impegnato in una vera e propria simulazione di gara. La sua uscita più lunga è stata di 8 giri, di cui 5 in 1’55”, un buon risultato. Run molto brevi invece per Valentino Rossi, a cui sembra mancare qualche decimo sul passo.

Una buona indicazione sulla competitività della M1 è però arrivata da Quartararo, con un long run di 14 giri. Non solo il debuttante ha staccato il secondo miglior tempo, ma ha mostrato una Yamaha in forma sulla distanza anche nelle mani di un debuttante. Otto giri su 14 in 1’55” sono una prestazione molto convincente.

Vinales e Quartararo prenotano un podio per la Yamaha

Ci stiamo dimenticato qualcuno? Certamente: Alex Rins e la Suzuki. L’accoppiata ha lavorato tutto l’inverno per mettersi nella migliore posizione, giocando da protagonisti sia a Sepang che in Qatar. Neppure lo spagnolo ha fatto però una simulazione gara, dimostrando però di potere agevolmente girare in 1’55”.

Suzuki regina di inverno con Alex Rins

Al contrario, il suo compagno di squadra Mir si è impegnato in 17 giri consecutivi, mostrando un passo passo intorno al 1’56” basso, con sporadiche puntante nel 1’55”. Considerando che Joan è un debuttante, la GSX-RR sembra potere tenere il passo dei migliori.

Dire chi sia il favorito non è semplice, ma sicuramente la lotta per il podio vedrà impegnati tanti piloti. Un ottimo antipasto per una stagione che si presenta più gustosa che mai.

Articoli che potrebbero interessarti