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MotoGP, Meda: "Se Marquez e Lorenzo non si buttano in terra a vicenda sarà dura per tutti"

Guido: "Puig ed Alzamora dovranno tenerli a bada. Ma è una squadra forte come lo fu quella di Valentino e Jorge. Mi aspetto molto da Petrucci e Iannone".

MotoGP: Meda: "Se Marquez e Lorenzo non si buttano in terra a vicenda sarà dura per tutti"

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Guido Meda è carico. Con la Superbike andata in onda lo scorso weekend, la stagione motoristica 2019 è iniziata nel migliore dei modi per il direttore di Sky Motori, pronto alla sedicesima per lui in cabina di commento dal debutto datato 2002. Nella pioggia di Suzuka, Rossi e la Honda vinsero davanti alla Suzuki di Ryo e la Yamaha di Checa e per Guido fu un esordio “bagnato e fortunato”.

Mi sento come alla telecronaca del 2002 - svela Meda - giusto con meno agitazione da panico per quella che era una novità. Oggi non sono agitato, però, come ogni anno, mi si presenta puntualmente quella voglia incontenibile di ripartire, verificare e dare risposta a tutte le curiosità nate durante l’inverno. Per esempio: come andrà Lorenzo con la stessa moto ed in squadra con il campione Marquez?

Appunto: come andrà?

Jorge e Lorenzo sono personaggi molto diversi. Marquez non farà come Dovizioso; Andrea è schietto, assolutamente incapace di tenersi dentro ciò che pensa. Marc, invece, è più scaltro e sarà capace di ‘smussare’ molti spigoli che si presenteranno nel garage. Sapendo che Lorenzo è uno che va dritto al bersaglio quando deve dire qualcosa, Marquez troverà la maniera di incassare le parole, tenendo lontana la pressione esercitata dal maiorchino. Se non si buttano a terra a vicenda, per Honda avere in squadra Lorenzo e Marquez rappresenterà, comunque, un vantaggio, come lo fu per Yamaha schierare Valentino e Jorge. Non sarà facile per Puig ed Alzamora tenere a bada le due teste in HRC, loro dovranno gestire e mantenere la calma tra i piloti".

Cos’altro ti incuriosisce?

Voglio vedere come andrà in gara Petrucci con la Ducati ufficiale. Analizzando il passo esibito nei test, Danilo potrebbe essere veloce come Dovizioso ed avere lo stesso valore sulla Desmosedici. Attendo con interesse pure Andrea Iannone: se c’è un pilota che possa portare la giusta esperienza in Aprilia, questo è proprio Andrea, che ritengo - nelle giornate buone - uno dei piloti più veloci di tutto il paddock del Motomondiale. Iannone ha battuto più volte Marquez in passato, perciò dico che la RS-GP farà un bel passo in avanti dal punto di vista prestazionale”.

Ci sarà anche il quarantesimo anno di Rossi da raccontare.

Valentino non è un pilota ‘vecchio’. Se Rossi fosse effettivamente stanco di viaggiare, correre ed allenarsi, lo avrebbe già fatto. Sto imparando a non considerare Vale come un quarantenne, bensì come un due volte ventenne. Sì, Rossi ha compiuto due volte vent’anni, perché, di fondo, quello spirito allegro e leggero gli è rimasto ed è la benzina per continuare a gareggiare divertendosi, con una dose di maturità in più che lo aiuta a capire che oggi, diversamente a 15 anni fa, ora possa andare bene anche un secondo od un terzo posto. Se fino a pochi anni fa Valentino non vinceva, si incavolava; oggi è cambiato”.

Guido Meda come è cambiato?

Dal 2002 ad oggi la mia vita è cambiata. Ho iniziato che ero scapolo, adesso ho una bellissima moglie ed ho tre figli stupendi e provo ad essere un buon marito ed un bravo papà. Non mi sento stanco, ho la stessa carica di sempre, con un pizzico di forza in più. Non mi sento 52 anni, me ne sento 38-40. Anzi, magari me ne sento 26 per due; ho la carica del ventenne con il metodo e l’esperienza utili per gestire le energie”.

Con la SBK in aggiunta a Formula e MotoGP occorre anche più impegno.

L’introduzione della SBK nel palinsesto Sky mi gasa parecchio, credo molto in questo progetto e credo in Edoardo Vercellesi, il più giovane commentatore della squadra. La scelta di Edoardo rientra anche nei valori meritocratici che prediligo adottare. A Sky promuoviamo ogni cosa vicendevolmente. La Formula 1 promuove la MotoGP e, insieme, promuoveranno la SBK. Sky fa un salto enorme, un impegno in più, molto buono per la SBK stessa. Ora gli appassionati hanno una scelta più dedicata e completa. Sono convinto che con l’aggiunta della SBK, Sky andrà ancora più in alto”.

Qual è l’obiettivo 2019 di Guido Meda?

“Essendo il leader di un team molto grande, voglio arrivare a fine stagione dicendo un ‘grazie e bravi’ a tutti i componenti del gruppo di lavoro. Io sono contento se so che ancora i miei colleghi sono altrettanto contenti di me e di ciò che facciamo insieme. A me interessa la realizzazione umana nel lavoro. Penso che un gruppo sereno e coeso trasmetta un messaggio esterno positivo ai telespettatori, a vantaggio di audience e piacere stesso del prodotto offerto. Personalmente, voglio continuare a stare bene con la mia famiglia e, appena posso, tornare a guidare la moto. Voglio riprendermi le mie passioni, commentare senza guidare non va bene. Invece, dopo un bel giro in moto, torno a casa più soddisfatto e contento”.

 

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