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SBK, Melandri: “Non pensavo di arrivare così vicino a Rea"

Marco: “Sapevo di essere veloce su questa pista. Quando la gomma inizia a consumarsi riesco a fare girare la R1 come voglio”

SBK: Melandri: “Non pensavo di arrivare così vicino a Rea"

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Nel giorno in cui Alvaro Bautista ha catturato tutti i riflettori di Gara1, Marco Melandri ha fatto brillare la propria R1 sul podio della pista australiana. Un risultato da incorniciare per il pilota ravennate, al termine di una corsa tutta in rimonta, dove in volata ha battuto Alex Lowes. La modalità è stata la stessa vista un anno fa con Johnny Rea.

“In quel tratto finale credo di avere qualcosa in più, anche se non sono competitivo come lo scorso anno – ha esordito Marco - sapevo che dovevo provarci in inserimento e così è stato. Mi spiace solo per quell’errore che ho commesso con van der Mark, poco dopo la metà, dato che sarebbe stato un grande stimolo per andare a raggiungere Rea”.

Pensavi di essere così veloce?

“Sapevo di avere un bel passo, infatti il mio obiettivo era quello di avvicinarmi e lottare per il podio – ha proseguito – non credevo però di poter arrivare così vicino a Johnny”.  

Per quanto riguarda le gomme, quanto è stata fondamentale la gestione?

“Purtroppo con gli pneumatici nuovi non riesco a fare girare la R1 come voglio, poi appena calano la Yamaha gira secondo quello che è il mio stile. Dobbiamo migliorare molto sotto questo aspetto, ma non ci manca tanto”.

 

Qual è il valore di questa vittoria davanti agli ufficiali?

“Non c’è alcun tipo di gerarchia a cui penso. Io ho semplicemente delle necessita, e su queste si basavano le mie richieste, Dosoli sa bene che le mie sensazioni sono giuste”.

Sabato Superpole Race. Cosa accadrà?

“Mi aspetto tante gente che spegne il cervello e corra a vita persa”.

Un’ultima battuta. Ieri hai detto che Bautista era super favorito. Ci hai visto lungo.

Penso che il pacchetto su cui può fare affidamento sia il suo segreto. Oggi ha corso a parte”.

 

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