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SBK, Camier: "Questa Honda non ha nulla a che vedere con la 2018"

Leon: "La moto mi ha impressionato ed è completamente diversa. HRC? Sono rimasto colpito dalla loro mentalità nel concepire le corse"

SBK: Camier: "Questa Honda non ha nulla a che vedere con la 2018"

E venne anche il giorno della Honda. A pochi chilometri di distanza dal circuito di Phillip Island, Moriwaki Althea ha svelato la propria Fireblade, che verrà portata in pista da Leon Camier insieme a Ryuichi Kiyonari. Non manca l’attesa verso la squadra, in particolare nei confronti del pilota britannico, a cui spetta il compito di lasciarsi alle spalle le difficoltà dell’ultima stagione.

“Credo che il lavoro svolto fino ad oggi sia stato positivo – ha esordito Leon - questa moto non ha nulla a che vedere con quella di un anno fa, dato che le sensazioni riscontrate sono completamente diverse rispetto al 2018”.

Sensazioni diversi, quindi anche più veloce?

È difficile da dire questo ora – ha precisato - anche la moto dello scorso anno aveva del potenziale. Ciò che posso dire è che la base è buona, così come il telaio. Questa Fireblade mi ha impressionato, in particolare per quanto riguarda lo stile di guida, da che si è avvicinata a quelle che sono le mie qualità”.

Quest’anno torna anche HRC nel Mondiale. Cosa ti ha impressionato nel lavorare col reparto corse della casa giapponese?

“Senza dubbio HRC ha una grande conoscenza nel settore e i risultati conseguiti nel tempo sono evidenti. La mentalità è quella di un team vincente , soprattutto nel concepire le corse, io farò di tutto affinché la squadra riesca ad ottenere grandi risultati il prima possibile”.

Voi siete l’unico team che non ha partecipato ai test di Jerez e Portimao. Cosa ti aspetti quindi in Australia?

“Sinceramente non saprei, anche perché ad oggi è stato svolto un lavoro esclusivamente guardando noi stessi e non i nostri avversari. Detto questo sono curioso di capire quali saranno i frutti del lavoro portato avanti nei mesi. Il team e il gruppo hanno fatto di tutto per rispondere alle mie richieste e credo di essere nella situazione migliore”.

Honda è tornata nel Mondiale per puntare a vincere come in MotoGP. Quanto tempo ci vorrà?

“È molto difficile da prevedere, anche perché ci sono vari aspetti da valutare per puntare al successo. Personalmente posso dire che la moto è cresciuta sotto ogni punto di vista in confronto al 2018, la vedo molto agile e con un grande potenziale da sfoggiare”.

Avete però girato a Buriram. Qual è il bilancio di quel test?

“È stata più che altro un’occasione per trovare la giusta sintonia con la squadra e con il mio compagno. In Tailandia abbiamo iniziato a lavorare sulla base della moto, la quale si è rivelata particolarmente solida. Tutto ciò è senza dubbio incoraggiante”.    


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