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MotoGP, Pol Espargarò: "Zarco ci ha portato nuove idee"

"La mentalità di KTM è di essere vincenti in ogni categoria. Non un compito facile in MotoGP, Pedrosa sarà un elemento cruciale per noi"

MotoGP: Pol Espargarò: "Zarco ci ha portato nuove idee"

Pol Espargarò è il pilota che conosce meglio di chiunque altro la KTM RC16. Ha preso per mano il progetto assieme al suo ormai ex compagno di team Bradley Smith a fine 2016, e dopo due anni di durissimo lavoro è arrivata prima vera soddisfazione, ovvero il podio di Valencia a fine 2018. Un risultato determinato senza dubbio dalle particolari condizioni climatiche in cui si è corsa quella gara, ma anche un punto di partenza per la svolta che la Casa austriaca sta preparando con grande dedizione.

Una svolta che dovrebbe rendere la frequentazione con il podio della MotoGP molto più assidua per i piloti KTM, che in questa stagione saranno quattro, con l'innesto di Tech3 e con l'arrivo nella formazione ufficiale del top rider Johann Zarco e del collaudatore di lusso Dani Pedrosa, per ora forzatamente ai box per l'infortunio alla clavicola. Il francese nelle prime uscite in sella alla RC16 sembrava perso, ma con calma e metodo ha costruito la confidenza necessaria per girare forte a Sepang e iniziare ad aiutare Pol nel lavoro di sviluppo della moto, che in Malesia sembrava una sorta di cantiere aperto. 

Smith è andato via, ma sono arrivati tanti piloti che possono aiutarti nello sviluppo della moto. Come procede il lavoro?

"Bene! Io e Johann Siamo due piloti veloci - ha sottolineato Pol - potremmo raggiungere lo stesso risultato anche andando per strade diverse nello sviluppo. Le informazioni che vengono da diversi stili di guida aiutano a migliorare più velocemente. A Sepang alla fine siamo stati tutti veloci, anche Johann lo è stato. Miguel deve ancora lavorare sulla confidenza con la moto e anche lo stesso Johann deve migliorare ancora  sotto questo punto di vista".

C'era tantissima attesa anche di vedere a Sepang all'opera Dani Pedrosa sulla moto.

"E’ stato un peccato non avere Dani a Sepang - ha dichiarato -  abbiamo perso molte informazioni. E’ un pilota incredibilmente tecnico, ho tanti bei ricordi con lui, lo stimo moltissimo e sono certo che ci aiuterà molto nel suo ruolo. E’ un elemento cruciale di questo progetto". 

La RC16 resta una moto difficile da interpretare secondo te?

"Credo sia normale con qualsiasi moto faticare all'inizio. Quando un pilota arriva sulla moto di un costruttore diverso è un processo che richiede tempo. Dobbiamo essere grati di avere Johann in squadra, ha portato nuove idee, tante informazioni per dare una direzione allo sviluppo della moto. Anche io posso trarre molto vantaggio da queste idee". 

POL ESPARGARO - KTM RC16

Forse Zarco può aiutarvi a rendere questa moto più 'facile', anche considerando la sua esperienza in Yamaha.

"E' così al 100%. Quando migliori una moto la prima cosa a cui pensi è al tempo sul giro, ma in realtà non è questo l’aspetto più importante perché le gare non si corrono su un giro solo. In media nelle gare si completano più di venti giri e questo significa che con una moto faticosa non farai tutti e venti giri al massimo, perché l’impegno richiesto al pilota è enorme. Una moto veloce invece è quella che ti aiuta a fare il lavoro anche quando tu non sei più al massimo e questo è un aspetto molto importante. La nostra moto sta diventando più veloce, ma anche più facile e questo secondo me è fondamentale".

Tu sei stato il miglior interprete finora di questa moto. Ti dispiace l'idea di vederla cambiare?

"Le moto buone non sono quelle che vanno forte con un solo pilota, ma quelle che ogni pilota riesce a spremere al massimo. E’ importante che Tech3 sia qui con noi, la squadra ha due piloti con esperienze diverse. Uno dalla Yamaha e l’altro dalla Moto2, e questo permetterà di avere tante informazioni in più. Ho la sensazione che quest’anno impareremo molte cose, molte di più di quante imparate nelle stagioni precedenti". 

Il podio di Valencia si potrà ripetere nel 2019?

"Il nostro obiettivo è salire sempre sul podio. Anche se non riusciremo a salirci subito, dobbiamo lottare per arrivarci. Quando lo raggiungeremo, magari avremo anche la possibilità di sentirci un po’ stanchi, perché so che il lavoro da fare è tanto". 

Anche nei test di Sepang siete stati veloci, sotto i due minuti sul giro, eppure non tra i primi in classifica.

"Sappiamo che il livello è molto alto in MotoGP e che per quanto noi miglioriamo, anche gli altri migliorano. Ma conosciamo il nostro lavoro, in KTM la mentalità è di essere vincenti in ogni categoria in cui sono impegnati ed è una mentalità che mi piace. So che è difficile, ma so anche che è possibile riuscirci e lavoreremo per questo". 

Hai osservato il lavoro di tuo fratello Aleix a Sepang? E' sempre aperta la sfida con Aprilia?

"In Aprilia stanno migliorando parecchio. Anche con l'arrivo di Andrea Iannone, stanno mettendo tutto sul tavolo come sta facendo KTM. Ma noi speriamo di poter dimostrare ancora una volta di essere più veloci di loro e batterli alla fine dell’anno".  

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