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MotoGP, Petrucci: "Sono veloce, ma non quando serve"

Danilo quinto nel primo giorno di test: "La moto è stata perfetta fino alle 11, ma la gara si corre alle 14"

MotoGP: Petrucci: "Sono veloce, ma non quando serve"

Danilo Petrucci continua ad avere buone sensazioni in sella alla Ducati GP19. Dopo le ottime prestazioni messe in mostra sia a Valencia che a Jerez, anche a Sepang il Petrux ha dimostrato di trovarsi perfettamente a proprio agio nel ruolo di pilota ufficiale, strappando al termine della prima giornata un quinto posto molto solido.

Solido perché ottenuto su un tracciato che nel 2018 ha regalato una delle prestazioni peggiori sia a Petrucci che alla Ducati. In questa prima giornata invece, Danilo ha subito trovato il passo, scegliendo di lavorare a lungo su gomme medie per migliorare l'unico aspetto su cui sente di avere ancora del margine, ovvero il riscaldamento eccessivo della gomma posteriore. 

Come è andata la giornata Danilo, su cosa ti sei concentrato? 

"Non avevo comparazioni da fare oggi, quindi ho iniziato la giornata semplicemente alla ricerca di buone sensazioni in sella e sono state subito ottime. Sono felice di questo, ma sapevamo già che la moto qui sarebbe stata veloce. Il problema è che sappiamo che a Sepang ci sono due piste. Una la mattina fino alle 13 e poi un’altra il pomeriggio, fino alla sera. E in questa seconda parte, sfortunatamente per noi, si corre la gara e abbiamo qualche difficoltà in più con il ritmo. Perciò il nostro obiettivo oggi era capire al meglio come lavorare in questa parte della giornata durante la quale la moto è più difficile da guidare, la gomma si scalda troppo".

Siete ormai al terzo test in Ducati, nel team ufficiale. Avete trovato la ragione di questo problema?

"Abbiamo capito che il mio problema con le gomme deriva dall’ingresso di curva. Il problema è che io cerco di staccare sempre all’ultimo istante, e poi provo a raggiungere il centro curva molto rapidamente anche sulle piste dove il grip è minore. Il punto è che in queste situazioni per me è facile far girare la moto aprendo presto il gas, ma questo causa una derapata che fa salire la temperatura e non consente di ritrovare grip in uscita di curva. Quando ho le gomme nuove, posso essere veloce con questa tecnica, ma quando ho meno grip o gomme usate, io sollevo la moto ma lei continua a derapare e non riesco ad essere veloce. Poi facendo così le gomme si riscaldando sempre di più  e dopo cinque o sei giri la temperatura delle mie gomme è troppa".

Passi in avanti ne vedi?

"Siamo migliorati da questo punto di vista, ma dovremo fare una comparazione alle 14, l'orario della gara".

Sembrava che uno dei problemi fosse anche il tuo peso e infatti sei dimagrito molto. 

"Io e Dovi abbiamo lavorato molto assieme e mi sento bene. Sfortunatamente stamattina ho avuto una brutta notizia, perché il mio dottore mi ha detto di non salire sulla bilancia perché mi avrebbe confuso. E infatti stamattina mi sentivo molto bene, ma il mio peso è maggiore di quanto pensassi. Sono arrivato a 80 kg, stasera niente cena! (ride - ndr) Dovevo essere 78".

Nella prima fase della giornata quindi è andata meglio.

"Stamattina sono entrato ed andava tutto molto facilmente. Se mi avessero chiesto cosa cambiare sulla moto io avrei detto niente, la moto era perfetta. E’ rimasta perfetta fino alle 11, abbiamo fatto lavorare per 15 giri la stessa gomma con un ritmo sul 2’00, poi abbiamo montato la morbida ed ero convinto di fare 1’59 subito. Ma a quel punto nel mezzo della giornata, stavo spingendo forte, ma per vari fattori come un altro pilota in traiettoria e un mio piccolo errore, non sono riuscito a fare il tempo. Abbiamo lavorato bene finora, ma non penso che siamo realmente nelle prime tre posizioni".

Come mai avete lavorato in modo diverso tu e Andrea?

"Non ho fatto il lavoro di comparazione di Andrea perché il mio programma di oggi prevedeva di concentrarmi sui miei punti deboli, come appunto la temperatura delle gomme. Non va male, ma non riusciamo ad essere veloci quanto vorremmo a metà giornata".

Il problema del riscaldamento alla gomma posteriore resta il leit motiv per te. Come pensi di procedere per migliorare?

"Oggi ho provato varie cose, ma forse domani sarà la nostra giornata più importante sotto questo aspetto. Cercheremo di rendere i nostri run più lunghi, per mettere assieme anche più giri durante una giornata. Lo faremo anche per capire se la temperatura delle nostre gomme sale troppo o meno. Sono in ogni caso contento per quanto fatto nella prima fase della giornata".

In ogni caso hai chiuso la giornata con un buon quinto posto e sembra che il potenziale possa essere più elevato. 

"La classifica è importante, senza dubbio. Ma tutti lasceremo Sepang con zero punti. Ricordo il test nel 2016, quando terminai la tre giorni in seconda posizione e poi quella è stata la mia peggiore stagione in MotoGP. Il mio obiettivo è di avere sensazioni migliori con le alte temperature. Qui forse è stata una delle nostre peggiori gare l’anno scorso, per me e per la Ducati. Quindi dobbiamo capire se siamo migliorati durante l’inverno in queste condizioni".


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