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MotoGP, Crutchlow: "Ho dovuto reimparare a guidare"

Cal al ritorno dopo l'infortunio: "Ho indossato uno stivale di due taglie più grande, ma è andata meglio del previsto e sento poco dolore"

MotoGP: Crutchlow: "Ho dovuto reimparare a guidare"

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Quella di oggi non è stata semplicemente la prima giornata di test del nuovo anno per Cal Crutchlow, bensì un graduale ritorno alla normalità. Dopo il brutto incidente di Phillip Island ed il conseguente infortunio a tibia, perone ed astragalo infatti il britannico non era più salito in moto sino ad oggi, quando ha scacciato i cattivi pensieri scendendo in pista. Le condizioni di Cal non sono ancora ottimali ovviamente, ma il 14° tempo fatto registrare ed i 51 giri compiuti sono già un ottimo segnale.

“E’ andata molto meglio del previsto - apre Cal - considerato anche il fatto che ho indossato uno stivale un paio di taglie più grande rispetto al solito, per precauzione. Ovviamente non avevo grande confidenza con il piede in quello stivale, ma in generale mi sono sentito bene. Ho faticato nei primi giri, ma poi la situazione è migliorata. Dolore? Non ne ho sentito molto, stamattina faticavo a camminare ma dopo venti minuti di riposo non ho più avuto problemi”.

Cal prosegue nel racconto della sua intensa quanto importante giornata in sella.

“Il mio controllo in frenata non è ottimale, devo un po’ imparare nuovamente a guidare, ma sono felice di essere tornato a lavorare con lo stesso ottimo team che avevo lasciato. Sono molto felice di essere tornato in pista: penso di poter essere competitivo questa stagione e lo voglio essere. Oggi non ho spinto per fare il tempo, avrei potuto nel finale mi sono dovuto fermare per far riposare il fisico. Sono consapevole di poter essere più veloce, il team ha fatto un buon lavoro”.

A proposito di lavoro, il 35 rivela quale sia stato il piano della sua giornata, senza rivelare particolari dettagli della nuova nata di casa Honda.

“Ho guidato due moto del 2018, perché l’importante era guidare. Ho fatto solo un’uscita nel pomeriggio con la nuova moto, e le sensazioni sono state molto positive. Si deve guidare in maniera diversa, ma lavorando sui dettagli non sono evidenti le differenze. Personalmente le cose da capire sono tante, ad esempio l’elettronica, ma è dovuto al fatto che rispetto a Marc ho percorso meno giri con la nuova moto”.

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