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Poncharal: "La nuova Moto2? Una migliore scuola per la MotoGP"

"Dopo nove anni di motore Honda, c'era bisogno di cambiare e con il nuovo Triumph e l'elettronica cadranno tutti i record nel 2019"

Moto2: Poncharal:

In un'epoca di grandi cambiamenti per la sua squadra in MotoGP con il passaggio alla KTM, Hervè Poncharal non ha rinunciato ad essere presente anche in Moto2, sempre sotto l'egida della Casa austriaca. La compagine francese svolgerà in Moto2 per KTM lo stesso ruolo che avrà in MotoGP. Disporrà infatti di materiale ufficiale al 100% e avrà il compito di far crescere giovani talenti.

Nel 2019 i piloti scelti da Poncharal saranno Marco Bezzecchi e Philipp Oettl, entrambi al debutto nella categoria ed entrambi talenti emergenti del panorama internazionale. La nuova avventura con la KTM nella classe di mezzo coincide anche con l'anno del grande cambiamento nella classe di mezzo, con il passaggio dal motore Honda al tre cilindri Triumph, oltre all'ingresso di Magneti Marelli per quanto riguarda la nuova elettronica. Tante novità che hanno entusiasmato Poncharal dopo i test di Jerez, il primo vero assaggio del 2019.

"Siamo stati veloci nonostante abbiamo girato molto poco con l’asciutto. Di certo possiamo anche migliorare ancora tanto, c’è da capire bene come funziona la nuova elettronica, come sistemare l’assetto del nuovo telaio, che è cambiato per via del nuovo motore".

Tanto lavoro da fare insomma. Ci sono stati problemi con la nuova configurazione? Nuovo telaio, nuovo motore, nuova elettronica e anche nuovi piloti, al debutto in Moto2. Un vero primo giorno di scuola sotto tutti i punti di vista.

"Onestamente abbiamo corso nove anni con il motore Honda ed era arrivato il momento di cambiare. La proposta della Triumph era la migliore, anche perché ci ha permesso di avere un nuovo costruttore nel paddock. Il nuovo motore è molto moderno, è l’unico a tre cilindri nel motomondiale e come sempre i motori e tre cilindri hanno un sound incredibile.  Poi anche il passaggio alla ECU di Magneti Marelli, ci ha dato molte possibilità in più di operare. Secondo me hanno fatto un lavoro incredibile, perché quando metti assieme un motore ed un’elettronica nuova, ci possono essere tanti difetti su cui lavorare. Invece abbiamo girato tre giorni ed avuto zero problemi. Il grosso problema è stato il meteo".

E per quanto riguarda i piloti? 

MARCO BEZZECCHI TEST JEREZ MOTO2

"Devono lavorare molto, ma ho parlato con entrambi a lungo e si sono divertiti moltissimo sulla moto. Marco e Philipp sono due talenti e la pioggia non li ha aiutati nel primo test, perché sarebbe stato meglio fare più giri sull'asciutto. Ma mi è piaciuto l'approccio di entrambi, ho fiducia che possano fare molto bene già nella prima stagione in questa categoria. Alla fine è tutto nuovo per tutti".

Pensi che la formula sia indovinata, che questi cambiamenti potranno portare nuova linfa alla categoria?

"Secondo me si tratta davvero di successo. Tutti i piloti si sono divertiti nel test. C’è più potenza, più accelerazione e finalmente un cambio che funziona perfettamente. Questo era un punto debole del precedente motore. Io credo che tutti o quasi tutti i record delle piste nel 2019 saranno infranti. Credo anche che le gare saranno spettacolari e poi il nuovo sound. Quello per gli appassionati sarà musica".

Il gap prestazionale con la MotoGP potrebbe ridursi parecchio quindi.

"Saremo più vicini alle MotoGP, ma loro hanno molto più sviluppo sulle moto e sulle gomme, come su ogni altro aspetto. Se guardiamo con attenzione, anche nel 2018 su alcune piste la differenza tra Moto2 e MotoGP non era moltissima. Alla fine non credo sia importante per noi, mentre la cosa importante è quello che abbiamo visto a Valencia nei test".

Ti riferisci ai Rookie in MotoGP?

"Si, esattamente. Abbiamo visto Mir andare forte, come Quartararo e Bagnaia. Sappiamo che la Moto2 lavora bene per preparare al meglio i ragazzi più veloci per andare in MotoGP. Questo è quello che succedeva con il vecchio motore Honda e secondo me con questo nuovo motore sarà anche meglio. Non è solo più potente, ma insegna anche come lavorare con un’elettronica più avanzata".

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