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MotoGP, Petrucci: "Quando sgommi a 300 in rettilineo, pensi di essere un pazzo"

"Sono condizioni al limite, ma io mi ci trovo benissimo. Non ho niente da perdere e al box hanno lavorato alla grande sulla moto"

MotoGP: Petrucci: "Quando sgommi a 300 in rettilineo, pensi di essere un pazzo"

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Una delle poche certezze della MotoGP è che quando piove Danilo Petrucci può essere l'uomo giusto su cui puntare. Anche a Valencia il Petrux ha confermato questo punto fermo, prendendosi la soddisfazione di mettere tutti in riga nella seconda sessione di libere di giornata e piazzandosi in terza posizione nella combinata del venerdì alle spalle di Marquez e Miller, un altro mago della pioggia.

Una confidenza sulla moto in queste condizioni che lo stesso Danilo ha spiegato nel dettaglio, sottolineando diversi aspetti che gli permettono di sentirsi perfettamente a proprio agio anche con un asfalto talmente bagnato da destabilizzare i suoi rivali in pista. 

"Mi piace e mi diverto a guidare con la pista completamente bagnata. Non è la migliore sensazione quando sgommi in pieno rettilineo a oltre trecento all’ora. Pensi sempre: ‘Noi siamo completamente pazzi’!". 

Sembra che tu abbia spinto al massimo da subito qui a Valencia, per finire magari in bellezza la tua avventura in Pramac prima di passare in Ducati Factory.

"Ci dovevo provare, queste condizioni mi piacciono e sono sempre state le condizioni - ha ricordato Danilo - in cui mi sono messo in luce da quando corro in MotoGP. Non so perché, forse lo stesso stile di guida che mi fa soffrire molto sull'asciutto nelle ultime gare, sul bagnato funziona. Sono situazioni che ti permettono di essere un pochino più instintivo. Mi sono divertito moltissimo a guidare, anche se sono completamente zuppo d’acqua".

Quando parli di stile che ti avvantaggia, forse ti riferisci anche al tuo peso che magari con il bagnato non è un problema?

"Credo che più acqua ci sia, più io mi trovo bene. Chiaramente il mio peso aiuta in trazione, è una questione di fisica. Ma non ci sono solo accelerazioni, ci sono anche le frenate, le curve. Sono stato più veloce in tutti i settori, quindi sono soddisfatto. Per la gara, Miller e Dovizioso verranno fuori sicuramente, come tutti i più forti. Come al solito insomma! Ma per ora va bene così".

Le Ducati come sempre brillano quando piove, ma questa volta tu e Jack vi siete messi gli ufficiali alle vostre spalle.

"Hanno fatto un ottimo lavoro al box - ha sottolineato -  perché a livello di elettronica ho davvero una moto che funziona bene e fare il mio miglior tempo alla fine, con trentatre giri sulla gomma è significativo. La mia moto è molto dolce, e anche se è molto potente riesco a guidarla benissimo. Mi sento a posto. Credo che Dovi abbia provato diverse soluzioni di gomme, mentre io mi sentivo bene e non l'ho fatto. Era nel mio programma, ma ho chiesto di entrare con le gomme di stamattina per capire come fossero le condizioni. Mi sono anche dovuto fermare a dieci minuti dalla fine perché le gomme avevano troppi giri".

Forse dipende dal modo in cui ti alleni una confidenza così importante con queste condizioni dell'asfalto?

"Sono situazioni che mi ricordano di quando ero ragazzino e giravo con la moto da cross, perché il tracciato cambia giro dopo giro e sono condizioni che mi piacciono. Qui poi sono in lotta per il quinto posto in campionato, ma anche Zarco e Rins sono veloci. Ho iniziato il weekend nel miglior modo possibile, non ho niente da perdere e devo cercare di vincere il nostro titolo di indipendenti e avevo intenzione di provarci sin dalla prima sessione del venerdì".

Credi che le condizioni meteo possano essere un problema in vista della gara? La pioggia sembra davvero moltissima.

"Penso che siano condizioni al limite, con tutti i piloti sulla pista. Sono stato per qualche giro alle spalle di Marquez e alzava veramente tanta acqua con la moto, rendendo la visibilità molto bassa. Non so cosa può succedere in gara per quelli dietro al gruppo, credo non si veda niente. C’è da preoccuparsi per la gara, perché in caso di pioggia battente non so quanto possano vedere quelli che sono dietro. Il fatto è che piove senza fermarsi, appena smette un attimo l’asfalto drena tantissimo. Ma il problema è che non smette mai".

Sarà un argomento di discussione in Safety Commission?

"Ne parleremo in Safety Commission, ma non so se ci sono soluzioni. Vedremo le opinioni degli altri piloti. Sicuramente ci sarà qualcuno che avrà qualcosa da dire al riguardo....".

Ottima prestazione oggi anche per Jack Miller, che con Petrucci costituisce per Pramac una coppia dalle capacità anfibie indubbiamente importanti. L'australiano è secondo nella classifica combinata, battuto solo dal riferimento segnato da Marquez stamattina.

"Stamattina ho avuto buone sensazioni, ho trovato giusta fiducia con la moto nonostante le condizioni e sono riuscito a migliorare giro dopo giro. Ero molto soddisfatto per la seconda posizione alle spalle di Marc, ma nel pomeriggio non è andata altrettanto bene".

Cosa ti ha impedito di confermarti al top anche nel pomeriggio?

"Ho fatto dei cambiamenti sulla moto per frenare meglio, ma non ho trovato quello che mi aspettavo. Poi anche cambiando gomma la mia fiducia è cambiata, anche perché le condizioni erano peggiorate tantissimo. C'era tantissimo aquaplaning sulla pista e diventava molto complicato riuscire a controllare la moto".

Le condizioni meteo sembrano destinate a restare pessime. Per te sarebbe meglio se non piovesse domani?

"Mi aspetto che le condizioni possano migliorare domani, soprattutto per la qualifica. Vorrei spingere al 100% sull'asciutto in qualifica. Poi con l'acqua ci sono dei punti della pista che diventano complicati. Tanti piloti sono caduti alla 12 in Moto2 e Moto3". 

Sia tu che Danilo siete davanti agli ufficiali oggi. Una gran giornata per Pramac.

"Sono soddisfatto per la giornata di noi in Pramac, ma vedremo domani. Le qualifiche saranno cruciali e sarà necessario stare nelle prime due file, perché partire davanti qui è fondamentale".

 

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