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MotoGP, FP1: Alba rossa a Sepang, 1°Dovi, 2° Valentino

Dopo la Ducati del forlivese e la Yamaha di Rossi, la M1 di Vinales, 5° Petrucci. Marquez 10°, Iannone 11°, solo qualche passaggio per lo zoppicante Lorenzo, ultimo

MotoGP: FP1: Alba rossa a Sepang, 1°Dovi, 2° Valentino

Con minacciosi nuvoloni neri che promettevano di ripetere l’acquazzone arrivato nella notte tra il giovedì e le prime prove libere del weekend, tutti i piloti della MotoGP hanno dato il massimo per siglare tempi validi su pista asciutta.

A Sepang l’asfalto aveva già la gommatura dei turni di Moto3 e Moto2, ed il crollo dei cronologici è stato agevolato anche da una temperatura dell’aria non esagerata.

Una staccata talmente secca ed esagerata - con il posteriore della Desmosedici numero 04 alto da terra almeno due spanne ed il pneumatico anteriore schiacciato e di traverso - ed una scorrevolezza in curva che non stressava troppo le due Michelin soft, montate nel finale per tentare il time attack: Andrea Dovizioso mette la sua Ducati GP18 in cima alla lista con l’1'59”697 che gli vale la prima posizione della mattinata malese, nel penultimo weekend stagionale.

Sembrava ancora in difficoltà, poi ha reagito nel finale, risalendo sino al secondo posto: Valentino Rossi con una Yamaha dotata di due gomme Michelin morbide è stato velocissimo, rimediando solo 70 millesimi dal Dovi. Il numero 46 in sella era molto più agile e disinvolto di come non lo fosse a Phillip Island, pista davvero diversa da quella malese.

Maverick Vinales è stato il primo a montare una gomma morbida all’anteriore e, anche grazie ad posizione di seduta rivista, lo spagnolo è sembrato ancora in grande forma, galvanizzato dalla vittoria australiana di una settimana fa. Terzo tempo per lui, con le due Yamaha ufficiali partono con il piede giusto a Sepang.

Dopo diverse modifiche alle molle della forcella Ohlins delle loro Ducati Pramac, Jack Miller e Danilo Petrucci sono entrati nella top five, con l’australiano quarto ed il ternano quinto; la ripristinata GSX-RR di Alex Rins non ha sofferto il barbecue patito ieri ed il sesto tempo lo dimostra.

Bene anche l’Aprilia di Aleix Espargarò, settimo. Bautista è tornato nel team Angel Nieto ed alla Desmosedici “vecchia”, siglando un comunque buon ottavo empo.

Volato malamente a terra a Phillip Island, Johann Zarco non ha rimediato ferite ed il suo morale è ancora alto; nono tempo per il francese del team Tech3, alla penultima uscita sulla Yamaha prima del passaggio in KTM.

Decimo crono per Marc Marquez che, contrariamente a Dovizioso, non ha tentato il time attack. Il sette volte campione non ha utilizzato la gomma morbida al posteriore, preferendo girare con due medie ed un assetto più rigido per la sua Honda RC 213V.

Undicesimo Andrea Iannone, gasato come un cavallo pazzo dopo il podio di settimana scorsa, Nakagami precede Franco Morbidelli, che sta per concludere l’esperienza nel team Marc VDS.

Stefan Bradl sostituisce il fratturato Crutchlow nel team di Lucio Cecchinello partendo da un quindicesimo tempo, Pedrosa segue e a ruota e fa meglio del padrone di casa Syahrin, in una posizione comunque non troppo esaltante per il futuro collaudatore KTM.

Penultima possibilità per Scott Redding con la RS-GP prima del rientro in patria nel BSB, chiude la classifica un claudicante e dolorante Jorge Lorenzo, al ritorno sulla sua Ducati dopo il doppio infortunio delle gare scorse. Meglio del 99 hanno fatto Simeon - caduto - e Torres -inesperto in MotoGP- Oggi vedremo se il maiorchino vorrà continuare.

 

 

 

 

 

 

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