Era prevista oggi a Roma, nel palazzo delle Federazioni Sportive, l’udienza del Tribunale Federale nel procedimento a carico di Romano Fenati, in seguito alla manovra nei confronti di Stefano Manzi in occasione del GP di Misano dello scorso ottobre.
Prima dell’avvio del dibattimento, Fenati e i suoi difensori hanno chiesto un patteggiamento della pena, con tanto di scuse da parte del pilota stesso e ammissione delle proprie colpe. Inizialmente la sanzione prevedeva il ritiro della licenza per un periodo di otto mesi, mentre oggi è stata ridotta di un terzo dal Tribunale Federale portandola quindi a 5 mesi e 10 giorni.
Fenati potrà quindi tornare in moto dal 21 febbraio 2019. Sulla vicenda ecco quanto espresso al Procuratore Federale, Antonio De Girolamo: “Non vogliamo crocifiggere Fenati, ma neanche fare finta che non sia successo alcunché – ha commentato - lui nelle fasi processuali ha chiesto scusa, e c’è anche chi non lo fa. C’è un accordo sulla richiesta fatta dai difensori di Fenati di applicazione di una sanzione finale di mesi 5 e giorni 10 alla quale si arriva dagli 8 mesi di pena base con la diminuzione del comportamento processuale pienamente ammissivo di un terzo in meno, per cui 5 mesi e 10 giorni da quando è stata notificata la sospensione cautelare".