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SBK, Losail, Rea-Sykes: coppia da record

Nel venerdì del Qatar Johnny sigla il 17° successo di stagione, il 56° con la Kawasaki. Tom è 2° partendo dalla sua 48esima pole: per lui il Superpole Awards 2018

SBK: Losail, Rea-Sykes: coppia da record

Un venerdì color Kawasaki. Un giorno come tanti (ormai) in SBK. Il duo Rea-Sykes lascia le briciole agli avversari con la vittoria per Johnny ed il secondo posto per Tom scattato oggi dalla pole, la 48esima (record) in carriera per il pilota di Huddersfield e che gli è valsa anche il "Superpole Awards" 2018. Un'onda "verde Kawa" che ha piegato gli avversari relegandoli a spettatori di una superiorità che ha, nel caso di Rea, da tempo messo i panni del dominio. Il campione del mondo in Gara 1 di Losail ha portato a casa la 56esima vittoria con Kawasaki, la 17esima di stagione. E' allo stato attuale il pilota che ha più vinto con un singolo costruttore in SBK. Inoltre, undici gare vinte in successione, hanno anche spostato il precedente record (sempre di Rea) di dieci vittorie consecutive.  

Con Sykes in pole e Rea al suo fianco, la gara ha preso la sua piega definitiva già all'inizio con Rea in testa alla prima curva e da quel momento, martellando al suo solito costante (e veloce) ritmo, si è assicurato la vittoria. Tutto sembra facile per l'asso di Ballymena, ma dietro c'è tanto lavoro per arrivare a questi livelli di competitività: "C'è molto lavoro da fare - spiega Johnny - ed è veramente difficile; per costruire un buon pacchetto servono la giusta atmosfera di squadra oltre che un gran feeling con la moto. Siamo stati fortunati quest'anno - ammette - in quanto mi sono sentito ancora più a mio agio in sella, e questo ti dà sicurezza e ti consente di guidare in un certo modo. Le persone possono trovare una buona squadra, e per una buona squadra è più facile trovare un buon pilota, ma è mettere insieme tutti gli elementi il lavoro difficile. E di questo devo ringraziare Pere Riba che trova sempre il modo di far funzionare le cose.

Tom Sykes si accontenta della sua prestazione. Il secondo posto alle spalle del compagno è il massimo che potesse fare:"Nel complesso abbiamo fatto una buona gara. Nei primi 7-8 giri forse potevo spingere un po' più forte in alcune curve veloci a destra, ma quando ho capito che non sarei stato in grado di lottare per la vittoria, ho preferito gestirmi per un secondo posto."
 


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