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SBK, A Losail Rea vince ancora ed eguaglia Doug Polen

Con l'affermazione numero 17, la settantunesima in carriera, Johnny pareggia il record stagionale dell'americano Ducati ottenuto nel 1991. Sykes e Lowes sul podio

SBK: A Losail Rea vince ancora ed eguaglia Doug Polen

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Solitamente Johnny Rea impiega tre giri passaggi per chiudere il discorso vittoria ed umiliare gli avversari, ma a Losail è andata diversamente.

Nella notte del Qatar, il nordirlandese ha annichilito le residue speranze dei rivali nella prima curva del primo passaggio di gara uno: scattato meglio del poleman Sykes, Johnny ha imboccato la ruota anteriore della sua Kawasaki ufficiale all’ingresso della lunga piega a destra, uscendone più forte di tutti ed iniziando l’ennesima marcia trionfale che ha terminato sul gradino più alto, per la settantunesima volta nella sua carriera in Superbike.

Il Cannibale - questo il soprannome del quarto volte iridato - ottiene quindi il diciassettesimo successo stagionale, eguagliando lo score dell’americano Doug Polen che nel 1991 vinse il primo dei due mondiali centrati con la Ducati del team di Eraldo Ferracci.

Nel parco chiuso Johnny si è goduto i complimenti e le luci artificiali offerte dal mega impianto di illuminazione del circuito di Losail: “negli ultimi cinque giri ero in crisi con gli pneumatici - ha dichiarato Rea - però la mia Ninja era perfetta ed io mi sono impegnato al massimo”.

Anche stavolta Sykes si è dovuto accontentare del gradino centrale del podio. Mister Superpole non aveva il passo del compagno di squadra, ma ha condotto una buona corsa, la penultima in verde per lui:una bella gara per me - ha detto Tom - mi è piaciuta davvero. Lavoreremo per fare anche meglio nella gara di domani”.

Con grande determinazione, Alex Lowes arriva terzo con la Yamaha ufficiale. Il sorpasso decisivo ai danni di Laverty è avvenuto a pochi metri dal traguardo: “avevo problemi con la gomma anteriore - ha svelato il 22 - ma mi sono divertito molto; questo podio è importante per noi e domani ci proveremo ancora”.

Dopo le posizioni del podio, ecco le briciole: in una manche davvero noiosa, l’unico a dare spettacolo è stato Eugene Laverty, lottando con Lowes e provando a regalare all’Aprilia un terzo posto. Ancora non si conosce il futuro agonistico dell’irlandese né della RSV4 veneta, il presente dice che sono ancora competitivi.

Melandri ha chiuso al quinto posto un weekend difficile per la Ducati. Fores era il più veloce con la Panigale bicilindrica, Davies ha concluso con una opaca ottava posizione, battuto dalla BMW di Baz e dalla R1 di Van Der Mark.

Con Leon Camier scivolato ed il team Triple M assente, l’unica Honda rimasta in piedi è stata quella di Jake Gagne, nono. Razgatlioglu completa la top ten.

Lorenzo Savadori con la seconda Aprilia ha chiuso all’undicesimo posto, Mercado con il dodicesimo, Fores termina sotto alla bandiera a scacchi in tredicesima posizione. Ramos prende due punti, il giovanissimo Gabriele Ruiu si è difeso egregiamente con la Kawasaki Pedercini,  muovendo ancora la sua classifica mondiale.

 

Classifica piloti: Rea 545, Davies 356, Van Der Mark 333.

 

LA CRONACA- Rea riesce a scattare meglio del poleman Sykes e a condurre il plotone compatto del primo giro, Alex Lowes, Laverty, Fores, Melandri e Razgatlioglu costituiscono il gruppo dei migliori, Davies completa la ton ten.

Al secondo passaggio Rea ha già un buon margine di vantaggio nei confronti dei rivali, Sykes è secondo ma con un gap di un secondo netto, terza l’Aprilia di Laverty, quarta la R1 di Alex Lowes, Davies è nono.

Con Rea in fuga verso l’ennesima vittoria, i soli duelli in pista sono quelli per i restanti gradini del podio e per la zona punti: Laverty e Lowes provano a tenere il passo di Sykes, Melandri e Fores lottano per il quinto posto, Davies è ottavo, Savadori decimo.

A dieci giri dal termine, Lowes supera Laverty, si prende la terza posizione, poi si mette in caccia della seconda detenuta dalla ZX-10RR di Sykes, che non distante dalla Yamaha numero 22 del britannico. Più indietro scivola Leon Camier e rimane in gara una sola Honda, quella di Jake Gagne.

Laverty reagisce, rispondendo al sorpasso subito da Lowes restituendo il favore all’inglese. Ora l’irlandese è terzo, davanti a sé ha Sykes e Rea in quest’ordine.

Restano tre passaggi da completare, Rea ha ormai vinto, Sykes è secondo, Laverty terzo. Dopo la Yamaha di Lowes, tre Ducati: Fores, Melandri e Davies, con il gallese che deve contenere gli attacchi di Baz e Van Der Mark per difendere l’ottava posizione.

Cade Fores nell’ultimo giro di gara, la battaglia è tra Lowes e Laverty; Alex entra duro su Eugene, prendendo la terza posizione, con Rea vincitore e Sykes sul secondo gradino. Melandri è quarto, Baz sesto, Davies ottavo, undicesimo Savadori.

 

 

 

 

 

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