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MotoGP, Marquez; "La Honda mi vuole per sempre? Potrei accettare"

Nei giorni scorsi il presidente della Casa aveva svelato il sogno avere il 93 fino a fine carriera: "Con questa squadra sono sempre stato bene"

MotoGP: Marquez; "La Honda mi vuole per sempre? Potrei accettare"

È la conferenza stampa del giovedì ad alzare il sipario sul fine settimana di Phillip Island. I riflettori non possono che essere puntati su Marc Marquez, fresco di titolo Mondiale: “Non ho avuto molto tempo per festeggiare, dato che lunedì ero già nella sede di Honda – ha esordito Marc – magari dopo la Malesia ne avrò di più. Voglio rimanere concentrato , evitando di fare gli errori del 2016 – ha avvisato - di sicuro ora mi sento più rilassato e sfrutteremo queste gare anche in ottica 2019. Forse da fuori sembrerà tutto facile, ma posso assicurarvi che non lo è”.

Nei giorni scorsi il presidente Honda ha rivelato il sogno di avere il 93 per sempre in squadra: “Possiamo parlarne, nessun problema – ha risposto sull’argomento lo spagnolo - con la Honda e tutto il team sono sempre stato bene. C’è un bel rapporto col gruppo, inoltre sono arrivato in un momento di grande competitività. Credo che quando tutto va bene bisogna continuare allo stesso modo”.

In Australia non manca poi la curiosità per capire a che livello sarà Crutchlow, reduce dal podio di Motegi: “Non so se riuscirò a essere una minaccia e a replicare la vittoria del 2016 – ha detto – sarà infatti complicato, dato che ci sono solo tre posti sul podio e dieci piloti in lotta. La chiave? Sinceramente non saprei, anche perché qua serve la tattica e sfruttare i trucchetti. Un esempio è la gara di Marc del 2017, il quale è stato capace di fare il vuoto sul finale”.

Il britannico cita il sette volte iridato: “Credo che la consistenza sia il suo punto di forza – ha analizzato - ricordiamo infatti che il terzo posto è il suo peggiore risultato. Lui potrà anche commettere qualche errore, ma è sempre lì davanti”.

Con i migliori vuole esserci anche Rins, capace di portare la Suzuki al terzo posto in Giappone: “Questa è una pista complicata e particolare, inoltre c’è anche il meteo da considerare – ha sottolineato Alex – i giorni dopo Motegi sono stati belli e importanti, dato che  ho parlato con la squadra riguardo la nuova moto. Mi hanno detto che è migliorata come motore e ci sarà anche un nuovo telaio”.

Tra i più attesi a Phillip Island c’è sicuramente Jack Miller, idolo di casa: “Questa è una gara speciale e farò in modo di divertirmi –ha commentato – purtroppo in Giappone la gomma soft non ha funzionato come mi aspettavo, dato che la temperatura era troppo alta”. E che dire poi di Alvaro Bautista, al debutto con la GP18 al posto dell’infortunato Lorenzo: “Sono felice per il risultato del Giappone e credo che questa opportunità sia arrivata nel  momento migliore – ha commentato Alvaro- forse questa pista non è la migliore per la Ducati, viste le gare dello scorso anno, però farò il massimo”.

Lo spagnolo è cresciuto nel tempo, anche se resta un ostacolo da superare: “Le qualifiche sono state il mio punto critico – ha ammesso - però ho notato un passo avanti importante, anche perché partire davanti semplifica le cose. Mi servono però ancora 2-3 decimi per riuscire a rimanere col gruppo di testa”. A fine stagione ad attenderlo ci sarà la Superbike: “Non so se potrò giocarmi subito il titolo – ha ammesso  -sarà tutto nuovo per me, però il mio obiettivo resta quello di vincere, anche se non ho ancora provato la V4”.

A conclusione della conferenza non manca poi la domanda social con Cal Crutchlow che indossa i panni di intervistatore. L’alfiere LCR chiede ai suoi colleghi in quale posizione concluderanno la gara. Ecco quindi le risposte : Miller: terzo. Marquez: primo. Rossi: secondo. Rins: in lotta con Rossi per il secondo posto. Bautista: quarto.


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