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SBK, Il 2019 parte dal Phillip Island, ma con chi?

Tra un mese i primi test del nuovo anno con poco più di 10 piloti confermati, Sykes destinato in BMW con SMR, mentre sono a piedi Laverty, Melandri, Savadori e Forés 

SBK: Il 2019 parte dal Phillip Island, ma con chi?

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Il calendario del 2019 non è stato ancora ufficializzato, ma c’è già una conferma: per la decima volta consecutiva la stagione partirà in Australia, con il round di Phillip Island in programma dal 22 al 24 febbraio. È da lì che Johnny Rea darà la rincorsa al quinto titolo iridato nelle derivate dopo aver fatto bottino pieno negli ultimi anni. Al suo fianco il Cannibale troverà la new entry Leon Haslam, chiamato a raccogliere in Kawasaki il testimone lasciato da Tom Sykes.

Riguardo il futuro del 66 sembra praticamente fatto l’accordo con Shaun Muir, che dal prossimo anno sarà in pista con la nuova BMW. Come riportato dal portale Speedweek, Tom condividerà il box con il tedesco Markus Reiterberger, campione in carica della Stock1000 e al ritorno nella classe regina dopo circa un anno e mezzo d’assenza.

Ancora da capire invece quella che sarà la situazione di Marco Melandri, sempre più proiettato verso un avventura in MotoAmerica dopo che sono sfumate le trattative con BMW e Yamaha. Tra coloro che rischiano di rimanere appiedati anche Eugene Laverty e Lorenzo Savadori. Già, perché a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, Aprilia non sarà ai blocchi di partenza della prossima stagione e lo stesso discorso vale anche per MV Agusta, impegnata in questo finale col cileno Maximilian Scheib.

La Casa di Schiranna saluta quindi la Superbike, rafforzando i propri sforzi nella SuperSport, dove attualmente vede in azione la coppia De Rosa-Badovini. Un duro colpo da incassare per i costruttori italiani, dal momento che nel 2019 Ducati sarà l’unica a tenere alto il tricolore con la coppia Davies-Bautista. Al via del Campionato non mancherà poi il team Barni, che con ogni probabilità ripartirà dal giovane Michael Rinaldi. L’innesto del pilota romagnolo costringe però la squadra di Barnabò a lasciare per strada Xavi Forés, che soli dieci giorni fa ha conquistato il titolo indipendenti. Incredibile, ma vero.

A quattro mesi esatti dal via del Campionato, sono soltanto tredici i piloti confermati. Se pensiamo che in MotoGP i giochi per il 2019 sono ormai chiusi da mesi, nelle derivate la musica è ben diversa. Anzi, si proceda a passi lenti. Tanto per non dimenticare, si attendono novità anche in casa Althea, dove Genesio Bevilacqua dovrà sciogliere il dubbio legato a quale costruttore affidarsi. Sarà ancora BMW oppure ci sarà una nuova strada da imboccare? E che dire poi di Honda, dove resta da capire chi affiancherà Leon Camier in sella alla Fireblade SP2. Nelle ultime settimane si era vociferato di Tom Sykes, ma a quanto pare la trattativa è sfumata.

Situazione analoga anche nel team Yamaha GRT, pronta a fare l’ingresso nella classe regina con due R1. Tra i principali indiziati spicca il nome di Sandro Cortese, attualmente leader della SuperSport, mentre è in attesa di definizione la seconda guida. Nubi all’orizzonte anche per le squadre Orelac e Guandalini, attualmente impegnati con Tati Mercato e Jakub Smrz. Il tempo incalza, perchè tra solo un mese saremo già nel 2019 con i primi test di Jerez.

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