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MotoGP, Marc Marquez: sette titoli in sette scatti

FOTOGALLERY - Dal primo Mondiale in 125 all’ultimo di Motegi, passando per il sorpasso su Rossi al Cavatappi di Laguna Seca e le magie nel flag to flag

MotoGP: Marc Marquez: sette titoli in sette scatti

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A Motegi Marc Marquez ha festeggiato il settimo titolo iridato. Una carriera da incorniciare quella del 93, che non ha la minima intenzione di darsi limiti per il futuro. Per raccontare i suoi trionfi il team Honda ha scelto sette scatti del suo cammino nel Motomondiale, che lo ha visto conquistare il primo titolo in 125 con la Derbi. Il sigillo è arrivato a Valencia, ma rimane memorabile la sua rimonta in occasione della penultima gara all’Estoril, quando dopo l’esposizione della bandiera rossa da sedicesimo giunse primo davanti a Terol.

Fece addirittura meglio due anni dopo, a Valencia, nel secondo anno di Moto2. In quell’occasione lo spagnolo fu penalizzato con la partenza dall’ultima fila. Nonostante la decisione della direzione gara, la domenica Marc sorpassò gli avversari come birilli salendo sul gradino più alto del podio davanti al pubblico del Ricardo Tormo.

La decisione della Honda di affidargli una moto ufficiale nella classe regina a soli 20 anni sembrava una scelta alquanto rischiosa, ma Marc ha spazzato via ogni dubbio, vincendo il Mondiale della MotoGP al debutto. Di quella stagione rimangono impresse le sue vittorie, la prima ad Austin, ma soprattutto i sorpassi. Impossibile scordarsi quello rifilato a Rossi al Cavatappi di Laguna Seca, quasi a ricordare quello incassato da Stoner per mano del Dottore.

Il fenomeno di Cervera sembra essere una macchina da guerra e nella stagione seguente si supera, mettendo addirittura a segno dieci vittorie consecutive, da Losail a Indianapolis. Il dominio si interromperà a Brno, quando in gara fu costretto ad accontentarsi del quarto posto. In questi anni l’abbiamo conosciuto per le sue vittorie, le sue staccate al limite, così come le pieghe col gomito e la spalla a terra. Non possono però mancare le cadute, come quella in occasione della qualifica di Assen, quando per tornare di corsa al box e cambiare moto, prese in prestito lo scooter del fotografo Tino Martino.

Oltre alla velocità, Marc ha saputo affilare la propria tecnica, abbinandoci una bella dose di furbizia e strategia, tanto da essere definito re del flag to flag. Un esempio può essere la gara del Sachsenring del 2016, oppure quella di Brno del 2017, quando anticipò il cambio moto, stravincendo entrambi gli appuntamenti. Tutti ingredienti che l’hanno resto grande, tanto da consegnargli domenica scorsa il settimo titolo iridato.   

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